DAGONEWS
giuseppe conte giovanni tria
Le tre principali agenzie di rating guardano con attenzione all’Italia non tanto in relazione alla Turchia, paese Nato ma non UE, quanto per come si sta muovendo il governo specialmente in relazione all’improvvisazione delle dichiarazioni dopo il crollo del ponte e al fermento in seno alla Lega. Infatti l’affermazione di Giorgetti che in autunno ci si potrebbe attendere un attacco speculativo sui mercati viene interpretata dalle agenzie di rating e in particolare modo da Moody’s come un segnale in casa propria.
Pur tuttavia le dichiarazioni di Bagnai, Siri e soprattutto Borghi hanno fatto crescere i mugugni di Giorgetti. Borghi non ha addirittura nascosto che l’uscita dell’Italia dalla zona euro sarebbe auspicabile in caso di mancato sostegno della BCE. I mercati e le agenzie guardano anche con malcelato sospetto alla missione di Tria in Cina a fine mese, dove sembra che la CDP di Fabrizio Palermo sarebbe in prima linea a fianco del ministro.
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