turismo della morte

ATTRAZIONE FATALE – PERCHE’ VISITARE UN LUOGO CHE E’ STATO TEATRO DI UNA TRAGEDIA? UN FOTOGRAFO FRANCESE HA GIRATO IL MONDO PER SPIEGARE IL FASCINO DEL “TURISMO MACABRO” SULLE PERSONE – VIDEO

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usa, dealey plaza di dallas, dove kennedy fu assassinato nel 1963usa, dealey plaza di dallas, dove kennedy fu assassinato nel 1963

Da http://www.dailymail.co.uk/

 

 

Il fascino del macabro. Ambroise Tezenas, fotografo francese di base a Parigi, ha sfruttato il fenomeno del “turismo macabro” per andare sui luoghi colpiti da tragedie di massa, come genocidi o catastrofi naturali, e realizzare un servizio fotografico che documentasse i motivi per cui le persone decidono di visitare questi posti.

 

Per il progetto “I Was Here” (Io c’ero), Tezanas a visitato una dozzina di siti turistici in giro per il mondo, tra cui la Cambogia, il Ruanda, il Libano, la Lituania, l’Ucraina e gli Stati Uniti. Tutti i posti fotografati sono famosi per essere stati teatro di tragedie, assassini, incarcerazioni, stermini di massa o disastri naturali.

 

La città fantasma francese di Oradour sur Glane:

 

 

Il progetto è partito nel 2004, quando Tezenas andò in vacanza in Sri-Lanka pochi mesi dopo lo tsunami che mise in ginocchio il paese. Durante il soggiorno ebbe occasione di visitare un treno spazzato via dall’acqua, sul quale morirono 2,000 passeggeri. Questa prima prova di “turismo macabro” lo ispirò per il progetto “I Was Here”.

 

ruanda, tour turistico a biseseroruanda, tour turistico a bisesero

Nell’introduzione al libro, J.J. Lennon scrive: “Il fascino che proviamo per la nostra capacità di fare del male, l’orrore che ci porta a guardare una fotografia, un documentario o qualsiasi cosa collegata con la morte, ecco tutto ciò rappresenta il motore del turismo macabro”.

 

“Queste fotografie – spiega Lennon - vanno oltre il desiderio di visitare questi posti, mettono alla prova la nostra stessa natura, la nostra storia, e la relazione che la nostra società ha con il male e la morte. Questi scatti sono una testimonianza del nostro passato, della nostra incapacità a voltare pagina, e della nostra curiosità per le tragedie e la morte”.

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Invece di criticare chi pratica il turismo macabro, Tezenas spera che il suo progetto possa aiutare le persone a superare l’indifferenza verso gli eventi tragici testimoniati nelle sue fotografie.