Grazia Longo per "la Stampa"
ONU CONGO
Non è stata un' esecuzione. E i colpi non sono stati sparati a bruciapelo. Non è quindi escluso che l' ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci siano caduti sotto il fuoco amico dei ranger intervenuti per salvarli dal tentativo di sequestro da parte dei guerriglieri, in Congo lunedì scorso. La ricostruzione di quello che è accaduto realmente è ancora da chiarire, ma l' autopsia, di oltre cinque ore, eseguita ieri al Policlinico Gemelli, rivela che i nostri due connazionali sono stati uccisi durante un conflitto a fuoco.
LUCA ATTANASIO E LA MOGLIE
Per capire a quale distanza sarà necessario attendere l' esisto della perizia balistica disposta ieri dal pm Sergio Colaiocco. Sia Attanasio, sia Iacovacci sono stati colpiti da due proiettili a testa: il primo all' addome (con chiari segni del foro di entrata e uscita), il secondo al fianco e al collo. Proprio alla base del suo collo è stato recuperato un proiettile di un Ak-47 usato sia dai guerriglieri sia dai ranger.
VITTORIO IACOVACCI
Il carabiniere ha inoltre riportato una frattura multipla all' avambraccio sinistro che fa ipotizzare che il proiettile arrivato al collo abbia prima colpito l' arto. Entrambi sono stati colpiti sul lato sinistro, segno che stavano scappando verso la loro destra, ma non si può sapere con esattezza chi avessero alle spalle. Da un primo esame della pistola di ordinanza del carabiniere non risulta che abbia sparato, il giovane peraltro ha perso la vita sul colpo, a differenza dell' ambasciatore, perché è stato ferito all' aorta.
In attesa degli sviluppi sul fronte balistico, non si fermano intanto le indagini dei carabinieri del Ros, su delega della Procura di Roma: proseguiranno nella loro attività di investigazione con la polizia locale e con il personale della missione Onu di peacekeeping Monusco in Congo. All' impegno del Ros si aggiunge poi quello della nostra intelligence estera, l' Aise, che sta lavorando in Africa per cercare di scoprire a quali milizie appartenessero gli assassini dei due italiani.
soldati in congo
Sulla necessità di una cooperazione con l' Onu è inoltre intervenuto, ieri mattina in un' informativa alla Camera, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «Al Programma alimentare mondiale (Pam in sigla, ndr) e all' Onu abbiamo chiesto formalmente l' apertura di un' inchiesta che chiarisca l' accaduto, le motivazioni alla base del dispositivo di sicurezza utilizzato e in capo a chi fossero le responsabilità di queste decisioni.
una foto di luca attanasio e la moglie
Ci aspettiamo nel minor tempo possibile, risposte chiare ed esaustive». Il motivo della sollecitazione è semplice: «L' ambasciatore e il carabiniere si sono affidati al protocollo delle Nazioni Unite, che li ha presi in carico fin da Kinshasa, su un aereo della missione Onu Monusco, per il viaggio fino a Goma. La missione si è svolta su invito delle Nazioni Unite.
Quindi anche il percorso in auto si è svolto nel quadro organizzativo predisposto dal Programma Alimentare Mondiale». Il ministro ha poi precisato «che l' ambasciata è dotata di due vetture blindate, con le quali appunto l' ambasciatore si spostava in città e per missioni nel Paese, sempre accompagnato da almeno un carabiniere a tutela».
gruppi armati in congo
Subito dopo ha ricordato che il vice segretario Generale per le Operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, ha annunciato già lunedì scorso l'avvio di un' indagine da parte di Monusco. L'agguato al convoglio dell' ambasciatore, ha proseguito Di Maio, «è avvenuto in una regione dal contesto securitario assai fragile e con grandi contraddizioni: enormi ricchezze naturali, povertà e violenza.
Il Congo ha la seconda riserva di rame al mondo, un quarto dell' oro globale, un terzo dei diamanti, l' 80% di cobalto e coltan, ma è uno dei fanalini di coda per indice di sviluppo umano. Si contano oltre 120 gruppi armati, proliferano autorità paramilitari e forze ribelli, che da decenni si contendono il controllo del territorio. Oggi ci saranno i funerali di Stato dei due connazionali, ci sarà il premier Draghi. La Farnesina si fermerà domani alle 9,30 per ricordare l' ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci. In coincidenza con l' inizio della cerimonia, i dipendenti della Farnesina che non potranno partecipare a causa delle restrizioni Covid si raccoglieranno un minuto di silenzio sul piazzale antistante il ministero».
luca attanasio ambasciatore ucciso attanasio e la moglie il video dell attacco all ambasciatore luca attanasio 1 gruppi armati in congo 5