• Dagospia

    L'APERICENA FATELO IN SALOTTO: PER SCONGIURARE LA ZONA ROSSA, EMILIA-ROMAGNA, VENETO E FRIULI DANNO UNA STRETTA AL "POPOLO DEGLI SPRITZ" - IN ARRIVO OGGI L'ORDINANZA FOTOCOPIA DELLE TRE REGIONI SUGLI ASSEMBRAMENTI, SPECIE QUELLI DELLA DOMENICA, CHE STANNO METTENDO A RISCHIO LA TENUTA DEI LORO OSPEDALI - SI IPOTIZZA LA CHIUSURA NEL WEEK END DI BAR E RISTORANTI, PARCHI COMMERCIALI, MERCATI RIONALI E MERCATINI NATALIZI


     
    Guarda la fotogallery

    Francesco Grignetti per “la Stampa”

     

    spritz spritz

    Hanno deciso di giocare d'anticipo per frenare la corsa del virus e restare in fascia gialla. E hanno deciso di muoversi in maniera coordinata per non precipitare tutti assieme verso la fascia arancione, o peggio quella rossa.

     

    I governatori Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Luca Zaia (Veneto) e Massimiliano Fedriga (Fiuli Venezia Giulia) si sono sentiti in videoconferenza e oggi dovrebbero emettere ciascuno un'ordinanza-fotocopia allo scopo di limitare gli assembramenti, specie quelli della domenica, che stanno mettendo a rischio la tenuta dei loro ospedali.

     

    I governatori ce l'hanno con quelli che non rispettano le prescrizioni sanitarie. Sono arrabbiatissimi con il popolo degli spritz e degli aperitivi, quelli che la mascherina fanno solo finta d'indossarla, chi insiste nello struscio in centro.

    spritz spritz

     

    A Verona, per dire, il sindaco sarà costretto a fare i sensi unici nelle vie pedonali. Luca Zaia è il più esplicito: «C'è necessità di dare delle regole a chi ancora queste regole non se l'è fatte entrare in testa. Se andiamo a peggiorare la situazione è perché qualcuno pensa di essere più furbo degli altri». Gli fa eco Fedriga: «Abbiamo visto fenomeni soprattutto nei fine settimana: prima delle 18 c'erano più persone in piedi, vicine e senza mascherina».

     

    attilio fontana stefano bonaccini attilio fontana stefano bonaccini

    E per dirla con Bonaccini: «La responsabilità e l'attenzione che la stragrande maggioranza dei cittadini sta continuando a dimostrare non può essere vanificata dall'irresponsabilità di una minoranza». Per mettere in riga gli «irresponsabili» sono in arrivo in queste tre regioni una serie di divieti e multe che sostanzialmente anticipano i limiti da zona arancione, ma solo nel fine settimana. Si ipotizzano la chiusura nel week end di bar e ristoranti; parchi commerciali, mercati rionali e mercatini natalizi; più l'obbligo di isolamento domiciliare per chi è in attesa del tampone. «L'obiettivo - spiega Fedriga - è ridurre gli assembramenti nei fine settimana, senza cercare di danneggiare troppo le attività economiche».

     

    FEDRIGA TOTI FONTANA ZAIA FEDRIGA TOTI FONTANA ZAIA

    Potrebbe arrivare anche la consumazione al tavolo in bar e ristoranti. Zaia avrebbe voluto vedere un rispetto «ossessivo» delle indicazioni di base, quali mascherina e lavarsi le mani. Ma così non è. E perciò nelle ordinanze ci saranno anche «indicazioni puntuali sull'uso della mascherina per stanare chi, ad esempio, la tiene abbassata passeggiando con la scusa di una sigaretta».

     

    Tutte e tre le regioni sono a un passo dal cambiare status. «In Friuli - dice Fedriga - abbiamo l'Rt superiore a 1,5, ma non siamo finiti in zona arancione grazie alla riorganizzazione del sistema sanitario». Oltre l'Rt a 1,5, però, basta sforare solo uno degli altri 21 parametri e si può finire direttamente in zona rossa. Il Veneto dovrebbe riuscire a congelare la situazione anche grazie a una decisione tecnica del ministero della Salute: per determinare l'indice Rt saranno conteggiati anche i tamponi rapidi, non solo quelli molecolari. «Quindi - dice Zaia - la percentuale tra numero di positivi e tamponi fatti si dimezza». L'equiparazione farà sì che per il Veneto il parametro 2,1 si dimezzi e la regione rientri nella media.

    spritz spritz

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport