1 - ASSE MATTARELLA-DRAGHI PER IL PNRR «C'È BISOGNO DI COESIONE E MATURITÀ»
Francesco Malfetano per “il Messaggero”
mario draghi sergio mattarella
A rilanciare la necessità di «maturità e coesione» per affrontare le riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza stavolta è il presidente della Repubblica. Intervenendo con un messaggio al congresso della Cisl, Sergio Mattarella ha infatti invitato «istituzioni, società civile, espressione del mondo dell'economia» a partecipare alla promozione di «una intensa unità», fondamentale per la realizzazione del Cantiere Italia.
Un appello che, non a caso, arriva proprio quando devono farsi più intensi gli sforzi necessari per ottenere la nuova tranche di fondi europei di questo secondo trimestre da 24,1 miliardi di euro (in realtà 21 escludendo l'anticipo già incassato).
MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO
Tant' è che mentre il Ddl concorrenza veleggia verso l'approvazione promessa entro il 31 maggio pur registrando ancora qualche intoppo (con l'art. 2 sulle concessioni balneari ancora da limare e la tentazione leghista di chiedere lo stralcio in extremis dell'art. 8 rispondendo al pressing dei tassisti che preannunciano uno sciopero), oggi anche Mario Draghi proverà a serrare le file del governo.
IL CDM
Nel consiglio dei ministri programmato il premier farà «una ricognizione sugli obiettivi del piano», sottolineando come quelli prestabiliti non siano in realtà affatto distanti. Sul tavolo finirà quindi una road map molto dettagliata per raggiungere 45 fra tappe intermedie e obiettivi finali, di cui 15 da completare a giugno.
concessioni balneari
I dossier caldi sono l'estensione del 5G, la spinta per nuovi investimenti nella sanità, la lotta all'evasione, il cosiddetto progetto scuola 4.0 e l'implementazione di strategie nuove per l'economia circolare e lo smaltimento dei rifiuti.
Una marcia a tappe forzate che però, garantiscono, non spaventa affatto il premier, solo infastidito dal «costante rumore di fondo» di alcuni partiti. Rumore che, si apprende, proprio oggi potrebbe essere rinvigorito nuovamente da Giuseppe Conte attraverso la richiesta di un ulteriore confronto tra la maggioranza.
MATTEO SALVINI AL PAPEETE
L'idea, tutta da verificare, sarebbe quella di innescare lo scontro annunciato sul Dl Aiuti e i poteri speciali assegnati al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per la realizzazione del termovalorizzatore. Se dal Nazareno non trapela al momento particolare preoccupazione, ciò che è certo è che Draghi oggi tirerà dritto. L'attuazione del Piano è troppo importante per il Paese per rallentare.
LA LOTTA ALLA MAFIA
Tant' è che ieri il premier ha voluto essere presente a Milano a un convegno organizzato per i trent' anni della Direzione investigativa antimafia e, parlando davanti a Maria Falcone, sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci che della Dia è stato uno degli ideatori, dopo un lungo discorso sull'importanza di combattere le organizzazioni sempre più insinuate nel tessuto sociale e finanziario anche del Nord del Paese, ha sottolineato come in questo scenario diventi particolarmente importante «proteggere i fondi del Pnrr» dalle mafie e difendere «la nostra credibilità verso i cittadini e i partner europei».
giuseppe conte olivia paladino in spiaggia
Come? «Semplifichiamo le procedure - ha spiegato ieri -, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese». Non solo. Nel pomeriggio il premier ha anche partecipato alla tavola rotonda in memoria dell'economista Alberto Alesina.
«Un grande onore essere qui oggi per commemorare Alberto Alesina», ha detto il premier. «Alesina - ha sottolineato - è stato uno degli economisti più brillanti e più influenti della sua generazione». «Le sue intuizioni - ha aggiunto - hanno avuto un impatto oltre il mondo accademico e hanno contribuito a dare forma alle politiche in tutto il mondo».
concessioni balneari
2 - COSÌ PALAZZO CHIGI VUOLE COINVOLGERE GLI ITALIANI NEL PNRR
Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
Più che una strigliata ai ministri, o ai partiti che rappresentano, sarà un invito a voltare pagina, a cambiare paradigma, a uscire da una rendicontazione algebrica dell'attuazione del Pnrr.
Certo, ci sarà un'ultima messa a punto di un fotofinish che ha come traguardo il 30 giugno, scadenza del primo semestre dell'anno, data entro la quale approvare alcuni degli obiettivi del Piano europeo di finanziamenti che ancora mancano all'appello.
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 3
Ma il Consiglio dei ministri che Mario Draghi ha convocato oggi serve a qualcos' altro.
Almeno in primo luogo. Il capo del governo si è convinto che gli italiani devono conoscere meglio e in profondità lo sforzo che l'esecutivo sta facendo nel rispettare le scadenze europee, ma soprattutto devono partecipare al cambiamento, entrare in contatto ed essere informati sulle trasformazioni che l'attuazione del Piano comporterà: dalla Sanità al 5G, dall'Alta velocità ai cambiamenti della pubblica amministrazione. È un'operazione di trasparenza, di comunicazione ma anche politica.
Insomma parte oggi una nuova fase, almeno nelle intenzioni del premier: verrà chiesto a ogni ministro coinvolto di trasformare, ognuno per la propria competenza, un piano molto tecnico e molto complesso in un elenco semplice e fruibile di esempi delle trasformazioni pratiche di cui godranno gli italiani nei prossimi anni. Essendo il Piano il core business di questo governo l'esecutivo ne avrà da guadagnare.
concessioni balneari
Il sottosegretario Roberto Garofoli, che coordina sin dall'inizio il dossier e l'attuazione del Piano di ripresa finanziato dall'Unione Europea, farà in ogni caso, come avviene da mesi, una relazione tecnica evidenziando gli ultimi tasselli che mancano per centrare l'obiettivo del primo semestre dell'anno e incassare in estate altri 21 miliardi di euro.
sergio mattarella mario draghi
L'Italia ha già incassato da Bruxelles 46 miliardi di euro, se tutto andrà come previsto in estate diventeranno 67, praticamente un terzo di quanto previsto dal Piano sino al 2026. Un Piano che ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al congresso della Cisl, ha definito «una responsabilità che compete a tutti, istituzioni, società civile, espressione del mondo dell'economia. Una prova di maturità e coesione che non può essere elusa».
MATTEO SALVINI AL PAPEETE
Lo stato dell'arte è più o meno questo e non desta preoccupazioni a Palazzo Chigi: nel semestre in corso l'Italia era obbligata a raggiungere 45 obiettivi in termini di riforme, novelle legislative, cambiamenti amministrativi. Ne ha conseguiti sin qui 15, ma altri 17 sono in arrivo nei prossimi giorni. In sostanza ne mancano all'appello 13 da agguantare entro la fine di giugno: era successo anche a fine del 2021, una dinamica quasi identica.
Una rendicontazione sarà poi sottoposta alla valutazione della Commissione europea che nel giro di un mese o poco più darà la sua valutazione e il via libera (prevedibile) alla terza tranche di finanziamenti.
Se il dossier legato alla Concorrenza, con dentro il tema delle concessioni balneari, è uno degli obiettivi del secondo semestre dell'anno, ed è materia politicamente sensibile, la maggior parte dei target che mancano da qui a sino giugno sono invece legati ad argomenti più tecnici, ma non meno importanti per la vita dei cittadini.
sergio mattarella e mario draghi
Alcuni argomenti chiave di questo semestre, cui si agganciano alcuni degli obiettivi da raggiungere entro fino giugno, riguardano norme sugli appalti pubblici, su efficientamento energetico e idrico, sull'assistenza sanitaria territoriale, su ricerca e innovazione, su sistema dei rifiuti, sulle trasformazioni in corso nella pubblica amministrazione.
Due esempi su tutti. Il nuovo sistema di assistenza sanitaria territoriale prevede l'adozione di un decreto di riorganizzazione dell'assistenza sanitaria (in tutto, con un unico provvedimento, saranno 5 obiettivi, considerando gli investimenti per contratti istituzionali di sviluppo, case e ospedali di comunità, telemedicina e parco tecnologico ospedaliero).
meme su Mario Draghi e il recovery plan
Il codice degli appalti pubblici, anche per la semplificazione delle procedure in ambito Pnrr, prevede norme sulla riduzione delle stazioni appaltanti, la digitalizzazione delle procedure delle centrali di committenza e la riduzione delle restrizioni al subappalto. Ma nelle prossime settimane verranno approvati anche almeno quattro provvedimenti sul 5G (uno sulla connessione delle scuole e degli ospedali).