Filippo Fiorini per “La Stampa”
NO GREEN PASS ZON LA ZETA A MODENA
Pochi ma clamorosi, i manifestanti no Green Pass di Modena hanno riaperto la stagione delle proteste, aggiungendo alle loro solite insegne anche quella «Z» che abbiamo imparato a vedere verniciata su carri armati russi e che ormai è divenuta un simbolo di supporto a Putin e all'invasione dell'Ucraina.
«Dalla guerra alla pandemia, una sola strategia», recitava il volantino che ieri l'altro ha riunito in piazza una cinquantina di appartenenti al gruppo Modena Libera, almeno due dei quali vestivano una pettorina di plastica con una grande «Z» al centro, mentre una terza persona sventolava una bandiera italiana con la stessa lettera marcata sopra.
la zeta sui carri armati russi
Davanti alla richiesta della Polizia di liberarsene prima di incominciare il corteo, gli attivisti hanno accettato, conservando però il messaggio filo-russo nei loro slogan, tra i quali è stato presente, secondo i testimoni, un coro in cui si inneggiava: «Zeta, zeta!».
«A livello mondiale la Z è diventata il simbolo della resistenza al mondialismo. Il simbolo di una concezione multipolare e non unipolare», dice Federica Francesconi, che si definisce docente, scrittrice, studiosa di esoterismo e alchimia, una della organizzatrici della manifestazione.
la z in russia 3
«Un simbolo molto più antico di quando l'abbiamo visto apparire sui mezzi russi», impegnati in quella che definisce «un'avanzata sull'Ucraina» o al massimo «un attacco bilaterale iniziato otto anni fa», in riferimento alla guerra di Crimea e del Donbass del 2014.
la z in russia 2
Il significato originale del marchio che già alla vigilia dell'invasione del 24 febbraio scorso compariva sui veicoli delle forze russe, resta ancora oggetto di dibattito: il quotidiano inglese The Guardian sostiene che identifichi le armate schierate sul fronte ovest.
A valle della sua adozione da parte di chi in Russia e all'estero appoggia Putin, il ministero della Difesa russo ha detto invece che la «Z» è l'iniziale della frase: «Za pobedu», «Per la vittoria».
la z sulla porta dei traditori in russia
Basta d'altronde una carrellata sugli account social di chi partecipa ai gruppi di Modena Libera per incontrare numerose manifestazioni di stima alla Federazione Russa e al suo presidente, o interventi per sottolineare la necessità di «denazificare l'Ucraina».
Poi, ci si allarga anche all'Italia: «Lottiamo per un futuro senza la dittatura nazi sanitaria e senza ipocrisie», diceva per esempio lo stesso volantino che sabato ha segnato la ripresa delle proteste, dopo lo stop invernale causato dalle restrizioni anti Covid.