Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE
Il “campo largo” continua ad essere un obiettivo “largamente” condiviso fra gli elettori dei principali partiti di opposizione. PD e M5s. Molto meno fra coloro che guardano al cosiddetto “Terzo Polo”. Per ragioni comprensibili, visto il peso limitato che hanno sul piano elettorale. E, dunque, il rilievo “ridotto”, in caso di un’alleanza “larga”. È l’indicazione principale che emerge dal sondaggio recente condotto da Demos. […] il sostegno a questa prospettiva appare più ampio tra gli elettori del M5s, che attualmente costituiscono, seppur di poco, la “base più larga” del “campo largo”: 64% di sostenitori.
giuseppe conte alessandra todde elly schlein
Nel PD è il 58%. Si tratta di una tendenza interessante. E significativa. Condizionata dagli eventi elettorali avvenuti nel periodo recente. Negli ultimi 3 mesi, infatti, si è votato in 3 regioni. In Sardegna, quindi in Abruzzo e in Basilicata. Con risultati diversi. Infatti, solo in Sardegna l’alleanza di Centro Sinistra ha prodotto esiti positivi, sottolineati dalla vittoria di Alessandra Todde. Candidata espressa dal M5s. […] L’orizzonte di questa alleanza, comunque, appare piuttosto buio. Il Terzo Polo non c’è. O meglio, è, a sua volta, un Polo diviso. […]
CARLO CALENDA E MATTEO RENZI
le alleanze preferite dagli elettori dei “diversi” partiti, secondo il sondaggio di Demos per Repubblica , appaiono “diverse”. Soprattutto quando entra in gioco il Terzo Polo. Poco definito e per questo “sparso” nel “campo politico”. Attratto e, a sua volta, distratto da diverse direzioni.
giuseppe conte alessandra todde elly schlein 1
L’intesa con il Terzo Polo, infatti, è considerata con interesse dalla base del PD. Approvata da quasi il 60% dei suoi elettori. Un atteggiamento ricambiato, che indica un buon grado di reciprocità. Questo orientamento, però, nel Terzo Polo non si osserva quando entra in campo il M5s. Tuttavia, è difficile immaginare un campo elettorale effettivamente “largo” senza un’intesa o, almeno: un coinvolgimento “tattico”, con i 5 Stelle.
MATTEO RENZI CARLO CALENDA
D’altra parte, “l’altro campo” non sembra particolarmente con-diviso. Dopo le elezioni del (settembre) 2022, infatti, il Centro Destra si è “scomposto” […] Forza Italia deve fare i conti con la morte del fondatore. Silvio Berlusconi. […] la “Lega di Salvini” è divenuta, a sua volta, un campo di battaglia. Minacciata da soggetti politici esterni, che mirano a occuparne gli spazi politici ormai residuali.
CARLO CALENDA MATTEO RENZI
[…] occorre costruire un “territorio largo”. E occorrono leader in grado di presidiarlo. Di allargarne o, almeno, mantenerne i confini. Un’impresa non facile […] è divenuto difficile per un(a) leader mantenere il suo spazio. Affermare e ri-produrre la sua identità. In tempi nei quali lo spazio della politica è stato eroso dall’anti-politica. E ai partiti si sono sostituiti gli anti-partiti. A loro volta guidati da anti-leader. Una tendenza che, negli ultimi anni, ha indebolito soprattutto l’opposizione. “Divisa” fra PD, M5s e Terzo Polo. Senza un(a) leader condiviso(a). Ma come è possibile costruire un “campo largo” solo remando “contro”? Senza confini de-finiti e, soprattutto, senza un orizzonte de-finito non solo da persone, ma da valori ... condivisi?