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    AVVISATE IL BANANA: ‘EVADE’ DAI SERVIZI SOCIALI PAGANDO I POLIZIOTTI – A PROCESSO L’IMPRENDITORE MUNNO E DUE AGENTI CON CUI ANDAVA A DONNE, SULLO YACHT, ALLE FESTE…


     
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    Giuseppe Scarpa per ‘La Repubblica-Roma'

    Amico dell'ex sindaco Gianni Alemanno, imprenditore noto alla procura perché invischiato nell'affare dei punti verde qualità, ex militante vicino agli ambienti dell'estrema destra. Questo il curriculum di Andrea Munno che adesso conta una nuova "medaglia" fatta di feste, belle donne, yacht, ristoranti, poliziotti corrotti e altro. Il tutto beffardamente realizzato nel tempo in cui sarebbe dovuto rimanere a casa a scontare una pena con relativo affido ai servizi sociali.

    Invece Munno se la spassava e andava a fare bagordi con chi l'avrebbe dovuto controllare, i due uomini delle forze dell'ordine. Questo quello che ritiene il sostituto procuratore Carlo La Speranza che ha chiesto che Munno e i due poliziotti vengano messi sotto processo per corruzione.

    Tutto ebbe inizio quando la compagna scoprì Andrea Munno sotto le lenzuola con un'altra durante il periodo in cui scontava l'affido ai servizi sociali, nell'agosto del 2011. Fu allora che la donna decise di vuotare il sacco e denunciare l'uomo: «Uno dei due poliziotti viene pagato dal Munno per avere la sua protezione e potersi muovere agevolmente, evitando controlli che consentono al Munno di violare le norme prescritte». Una pratica ben pagata, secondo quanto emerge dalla denuncia: «Andrea corrispondeva al poliziotto 1500 euro, anche settimanali».

    Ma Munno, scrive il pm, non si limitava a retribuire in contanti i poliziotti. Per garantirsi la libertà, sempre durante il periodo della pena, avrebbe assunto nella sua azienda la figlia di uno dei due poliziotti e pagato la riparazione dell'auto in carrozzeria di un altro agente.
    «Durante le uscite notturne, fuori dagli orari consentiti - si legge nella denuncia - Munno si accompagnava con i poliziotti ».

    E ancora: «Uno di loro lo accompagnava al ristorante facendolo rimanere fuori ben oltre l'orario previsto, fissato alle 21». Da non dimenticare poi - come si legge nella querela - il ferragosto in barca a San Felice Circeo sempre nel periodo in cui l'uomo era sottoposto "alla misura alternativa al carcere".

    E poi: «Voglio precisare - si legge ancora nella denuncia - che il presupposto per l'affidamento ai servizi sociali per Munno, ossia una struttura di recupero, era collegato alla sua condizione di alcolizzato». Peccato però - prosegue la querela - «che Munno sia astemio e non ha mai bevuto nemmeno un bicchiere di vino».

    «Tutte accuse infondate - ribatte il legale di Munno, Lorenzo Contrada - gip e tribunale del riesame hanno rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dal pm».
    Dello stesso avviso gli avvocati di uno dei due poliziotti, il professor Mariano e il figlio Benedetto Marzocchi Buratti: «Confidiamo nel proscioglimento davanti al gup».

     

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