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(ANSA) "Condivido la finalità della riforma costituzionale di rafforzare la figura e i poteri del premier, ho fatto quel mestiere, so che la disciplina è inadeguata a un ruolo. che grazie anche ai compiti europei ha bisogno di essere più forte, non il 'primus inter pares' del decreto Zanardelli.
Tuttavia penso che l'elezione diretta del primo ministro è una alterazione degli equilibri di fondo del nostro sistema costituzionale, incide negativamente sul capo dello Stato in relazione alla sua figura di garanzia unitaria". Così Giuliano Amato, in audizione da remoto in commissione Affari Costituzionali del Senato interviene sul premierato.
RIFORME: AMATO, PREFERIBILE PREMIERATO ALLA TEDESCA
(ANSA) - ROMA, 05 DIC - "E' preferibile un sistema di premierato alla tedesca. In quel modo abbiamo una figura eletta dal parlamento, che, per questa stessa ragione, non si colloca al di sopra del Capo dello stato, ma che in quanto unico ad avere la fiducia del parlamento è molto più forte dei ministri che sceglie e ha le caratteristiche che conosciamo nel cancelliere tedesco. Io vedo questo come punto di naturale incontro per il lavoro che state facendo e per fare in modo di arrivare a una riforma con un consenso ampio senza creare divisioni. E' un occasione simile a quella del '46-'47, si parte da punti di vista diversi, si approda ad un risultato da tutti condiviso". Lo dice l'ex presidente della Consulta ed ex premier Giuliano Amato durante la sua audizione in commissione Affari Costituzionali del Senato sul premierato.
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