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    AVVISATE SALVINI! IL CIO BOCCIA ANCORA LA PISTA DA BOB DI CORTINA: “NON SERVE UN NUOVO IMPIANTO” - RESTA IL BRACCIO DI FERRO CON IL GOVERNO. MA LA FIRMA SULL’APPALTO È IMMINENTE – ATTENZIONE PERCHE’ AL COMITATO OLIMPICO SPETTA L’ULTIMA PAROLA SULL’ASSEGNAZIONE DELLE GARE: IN TEORIA, QUINDI POTREBBE DIROTTARE BOB, SKELETON E SLITTINO ALL’ESTERO ANCHE IN PRESENZA DEL CANTIERE A CORTINA. IL COSTO DELLA PISTA SARA’ DI 118 MILIONI DI EURO – IL SERVIZIO DE “LE IENE” E I RISCHI PER IL COMUNE – VIDEO


     
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    https://www.iene.mediaset.it/video/118-milioni-di-euro-per-una-pista-inutile-_1308705.shtml

     

     

    Da https://corrieredelveneto.corriere.it/

     

    MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

    Il braccio di ferro continua. Mercoledì il Cio, attraverso un suo portavoce, ha ribadito il suo no alla pista da bob a Cortina: il Comitato olimpico internazionale «è fermamente convinto che il numero attuale di centri, su scala globale, sia sufficiente per l’attuale numero di atleti e di competizioni».

     

    L’annuncio da parte della Fondazione dei Giochi italiani sul nuovo impianto ampezzano come piano A (suo malgrado, almeno per quanto riguarda i vertici), non sposta di un millimetro l’atteggiamento dell’organismo internazionale. Lo stesso portavoce si è premurato di ricordare che i dubbi, forti, fossero stati espressi già in sede di assegnazione delle Olimpiadi nel 2019.

    PISTA BOB CORTINA PISTA BOB CORTINA

     

    La pista potrebbe non bastare

    Cosa succede quindi? Il Cio mercoledì non ha riunito alcun organismo né deliberato. Non è peraltro in suo potere, ovviamente, impedire che un governo sovrano realizzi sul proprio suolo un’opera pubblica. Gli spetta però l’ultima parola sull’assegnazione delle gare: in teoria, quindi potrebbe dirottare bob, skeleton e slittino all’estero anche in presenza del cantiere a Cortina.

     

    Questo sulla base del principio che la pista deve essere «esistente» e «funzionante», nonché in grado di assicurare una legacy (eredità) concreta e sostenibile al territorio. Questa è la teoria. Il Cio una decisione così dirompente la prenderebbe probabilmente solo in presenza di guai seri per l’opera. Ma tanto basta per tenere alta la temperatura politica. Luana Zanella, capogruppo dei Verdi alla Camera, attacca: «Il Comitato olimpico internazionale è sovrano e Salvini non può ignorarlo».

     

     

    La firma

    matteo salvini matteo salvini

    Il treno lanciato dal ministro delle Infrastrutture ormai non si ferma più: la firma del contratto con Pizzarotti, nonostante tutto, viene data per imminente.

    (…)

     

    Le preoccupazioni del sindaco

    Tra le tante incognite c’è quella degli extra-costi: già l’impegno complessivo è di 120 milioni, ma non basta perché il nuovo progetto «light» esclude opere di complemento che in realtà sono ineludibili. Per esempio, la struttura all’arrivo del percorso. Per non parlare poi di quello che sarà dopo le Olimpiadi: quanto bisognerà sborsare per tenere in vita l’impianto?

     

    L’altra sera la trasmissione tv Le Iene, in un lungo servizio dedicato proprio alla vicenda, ha trasmesso le parole del sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, pronunciate in un consiglio comunale di fine ‘23: «Io non ci dormo la notte». Riferimento ai rischi finanziari che potrebbero gravare sul suo Comune nella gestione. Ma, raggiunto al telefono, è assai più cauto: «Bisogna guardare tutto con freddezza e ottimismo. Sulla gestione post-2026 stiamo lavorando a un piano di legacy che dovrebbe darci risposte adeguate».

    thomas bach thomas bach GIOVANNI MALAGO - GIORGIA MELONI - THOMAS BACH GIOVANNI MALAGO - GIORGIA MELONI - THOMAS BACH PISTA BOB CORTINA PISTA BOB CORTINA

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