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    1. AVVISATE GLI ULTRA’ E GLI HOOLIGANS: ECCO COM’È LA VITA NELLE PRIGIONI BRASILIANE 2. C’È SOVRAFFOLLAMENTO, SI DORME IN CINQUE IN UN LETTO, SI VIENE TRATTATI COME BESTIE E LE MALATTIE, TUBERCOLOSI SU TUTTE, SI DIFFONDONO RAPIDAMENTE. LE FAMIGLIE, SENZA FORZA LAVORO, FINISCONO QUASI INEVITABILMENTE NEL GIRO DEL CRIMINE 3. IL FOTOGRAFO ITALIANO GIUSEPPE BIZZARRI È RIUSCITO AD ENTRARE NEL PENITENZIARIO DI SAO PAULO, CHE DEFINISCE UNA VERA E PROPRIA UNIVERSITÀ DEL CRIMINE: “LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI QUI MANDANO ORDINI A CHI STA FUORI. NON È UNA COINCIDENZA IL FATTO CHE LA “FIRST CAPITAL COMMAND” (FCC), CHE CONTROLLA IL TRAFFICO DI DROGA E ARMI, SIA NATA DOPO LA RIVOLTA DI CARANDIRU, DOVE QUASI TUTTI I 115 PRIGIONIERI DEL PADIGLIONE 9 FURONO MASSACRATI DALLA POLIZIA. LA “FCC” HA UN GRANDE SOSTEGNO SIA DENTRO CHE FUORI E INFLUENZA ANCHE IL MONDO POLITICO”


     
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    da www.dailymail.co.uk - Foto di Giuseppe Bizzarri

     

    Ecco com’è la vita nelle prigioni brasiliane in cui si ritroverebbero gli hooligans che intendessero causare problemi durante i Mondiali di Calcio.

     

    penitenziario di sao paolo penitenziario di sao paolo

    Il fotografo italiano Giuseppe Bizzarri è riuscito ad entrare nel penitenziario di Sao Paulo, che definisce una vera e propria università del crimine: «Le organizzazioni criminali qui mandano ordini a chi sta fuori. Non è una coincidenza il fatto che la “First Capital Command” (FCC), che controlla il traffico di droga e armi, sia nata dopo la rivolta di Carandiru, dove quasi tutti i prigionieri del padiglione 9 furono massacrati dalla polizia. La “FCC” ha un grande sostegno sia dentro che fuori e influenza anche il mondo politico. A Sao Paulo ha già organizzato due rivolte, con obiettivi strategici». 

     

    le malattie si diffondono velocemente le malattie si diffondono velocemente

    Il Massacro di Carandiru del 2 ottobre 1992 è considerato la più grave violazione dei diritti umani nella storia del Brasile democratico. La polizia uccise 111 prigionieri, dicendo di aver agito per  legittima difesa, ma nessuno degli agenti venne ferito.

    la tisi si diffonde nelle carceri brasiliane la tisi si diffonde nelle carceri brasiliane

    Le condizioni nelle prigioni brasiliane sono tremende. C’è sovraffollamento e le malattie, tubercolosi su tutte, si diffondono rapidamente. La vita dietro queste sbarre è brutale, si dorme in cinque in un letto, si viene trattati come bestie. Le famiglie, rimaste all’esterno e senza forza lavoro, finiscono quasi inevitabilmente nel giro del crimine. 

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