1 - QUANT'È DURO IL RISVEGLIO DALL'ILLUSIONE
Maurizio Crosetti per “la Repubblica” - Estratti
Azzurro scuro, scurissimo, tendente alla tenebra.
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luciano spalletti
La Spagna ci è saltata al collo dal primo all'ultimo minuto, dandoci un'impietosa lezione di calcio: che sarà anche moduli, scienza, flussi e controflussi, riaggressione e compagnia cantante, ma poi quasi sempre si riduce a chi è più bravo contro chi è più scarso. E il più bravo, nove volte su dieci vince.
Più che riaggressione, regressione. Totale. Non abbiamo tenuto un pallone, e se non li avesse respinti quasi tutti Donnarumma, ciclopico orso del luna park, sarebbe stata goleada. Siccome il football è creatura ironica e beffarda, l'Italia ha perso una delle peggiori partite della sua storia recente solo per autogol, goffo e insieme sfortunato.
Come consolazione è come succhiare un chiodo arrugginito, ma facciamocela bastare.
L'analisi di questa sfida mai nata è terribilmente facile: agli azzurri non è riuscito niente.
GIANLUCA SCAMACCA
Non il recupero della palla, non il più elementare disegno di gioco (centrocampo esile come un filo di ragno), non il rinculo che tocca al centroboa (per Scamacca è una bocciatura forse senza appello), non la gestione delle corsie laterali dove la Spagna è padrona dei sette mari (per Di Lorenzo, un film di Dario Argento dal vivo), non un tiro in porta. Né i titolari né i rincalzi hanno saputo ridurre una distanza abissale che il punteggio non racconta, visto che lo striminzito uno a zero è l'unica grazia (relativa) che ci cala dall'alto.
Non basta per garantirci il passaggio agli ottavi, che dovremo strappare a nonno Modric (ci basterà un pareggio), e immaginiamo che le ginocchia azzurre un po' tremeranno, anche solo per forza d'inerzia, visto il grottesco ballo al quale gli spagnoli ci hanno costretti.
LUCIANO SPALLETTI
Se non è stata solo una notte del tutto sbagliata, Spagna-Italia ridefinisce al ribasso le nostre ambizioni e ridisegna la gerarchia europea (e per carità di patria, oggi neppure pensiamo a quella mondiale). Forse ci eravamo illusi. Forse, in troppi continuano a giocare a pallone meglio di noi. Gli spagnoli di sicuro.
2 - TUTTI GIÙ PER TERRA
Enrico Currò per “la Repubblica” - Estratti
LUCIANO SPALLETTI GIOVANNI DI LORENZO
Se da 8 anni l'Italia non riesce a battere la Spagna (dal 2016 lo ha fatto solo tre anni fa ai rigori, nella semifinale europea di Wembley, grazie a Donnarumma), la ragione è evidente: il netto divario tecnico. Questo 1-0, che fa seguito ai famosi coccodrilli di Ventura al Bernabeu, e ai due consecutivi inciampi in Nations League con Mancini in panchina, è ben più pesante del punteggio, contenuto da Donnarumma stesso. E rinvia al duello con la Croazia la qualificazione agli ottavi di finale, raggiungibile ma senza potere mascherare le ammaccature.
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luciano spalletti abbraccia alessandro bastoni dopo italia albania luciano spalletti GIANLUCA SCAMACCA GIANLUCA SCAMACCA