Continuano quelli di Vacchi, Bob Sinclar, BoroBoro, Damante pic.twitter.com/eFxKnIlbkC
— Giulio Pasqui (@GPasqui) August 10, 2020
LA FRETTA DI RIMUOVERE LA CRISI: I MESSAGGI SBAGLIATI AI GIOVANI
Carlo Verdelli per il ''Corriere della Sera''
GIGI D AGOSTINO
A nche stavolta, in coda di pandemia, se proprio vogliamo considerarla una coda, i giovani sono altrove. E molti messaggi che arrivano al loro mondo, già insofferente per costituzione a regole e costrizioni, suonano assolutori, incoraggiano a riprendersi quel che i mesi di isolamento hanno indebitamente tolto, spingono a uscire dalla solitudine da smartphone e social media per immergersi senza imbarazzi né cautele in un' altra solitudine, quella affollata e rumorosa delle movide.
Una specie di risarcimento, benedetto dai profeti riconosciuti delle notti senza freni. Il dj Bob Sinclar, signore di albe sfinite: «Godiamoci l' attimo. Dopo tanta angoscia, la gente ha bisogno di divertirsi, di ballare, di darci dentro». E il suo epigono italiano, Claudio Cecchetto: «Alla fine, dico che vivere è meglio che sopravvivere». Vivere vorrebbe forse intendere ammassarsi, schifare le mascherine, cancellare le distanze, stringersi in falò sulla spiaggia o nelle vie dello struscio, senza preoccuparsi se poi, tornando a casa, si porta in dote a genitori e nonni qualche lascito inatteso.
shiva in discoteca
D' altronde, anche il leader del partito teoricamente più forte, Matteo Salvini, ha appena dato il suo contributo alla causa dell' irresponsabilità generazionale: «L' unico problema non sono i ragazzi che ballano ma quelli che sbarcano». Secondo il Viminale, da gennaio a luglio 2020 sono approdate in Italia 13 mila persone; nello stesso periodo nel 2019 furono 18 mila; nel 2015, 144 mila. Ma il problema non è il fantasma sistematico e ripetitivo dei migranti, agitato come unico mantra dal capo leghista, che si è distinto anche per una insensata battaglia anti mascherine.
Il problema è che finora nessuna voce delle istituzioni, nessun esponente del governo o dei partiti di buon senso, ha sentito l' urgenza di provare a parlare ai ragazzi e dire loro la verità: i numeri dei contagi stanno tornando a crescere, l' età di chi entra nelle terapie intensive si sta abbassando, non fregatevi la vita e non fregatela a chi come voi ha sopportato e sopporterà sacrifici anche molto più pesanti rispetto alla rinuncia forzata a un po' di libertà che vi è toccata in sorte. Aggiungendo magari un pensiero che è alla base del concetto di comunità: rispettare il distanziamento fisico significa anche sperimentare l' avvicinamento sociale, la responsabilità del singolo messa a disposizione dell' interesse generale. E fare tesoro di questo valore vale infinitamente di più dei nuovi divieti che stanno per arrivare e che verranno vissuti soltanto come limitazioni, e come tali da aggirare, trasgredire, calpestare.
gianluca vacchi in discoteca
Ci sono 4 mila volontari, un numero straordinario, che si sono resi disponibili a sperimentare il vaccino allo studio nei laboratori dello Spallanzani di Roma: un modo coraggioso e solidale di affrontare questa estate di tormenti crescenti. Forse basterebbe avere la costanza di spiegarlo, sottolinearlo, incoraggiarlo.
Non ci sarà a breve un giorno in cui il Covid-19 firmerà la resa e potremo finalmente tornare ad abbracciarci, a stringerci la mano senza imbarazzi, a danzare per le strade, festeggiando ubriachi di sollievo la fine definitiva dell' incubo che ci ha risucchiati come un vortice. Certo, arriverà il vaccino, prima o poi. E nuovi test di accertamento più rapidi e precisi. Nessuno vuole rovinare il Ferragosto a nessuno, ma i bollettini dal fronte raccontano che forse c' è stata troppa fretta di rimuovere, prima di tutto dalle coscienze, i mesi funesti della pandemia e dei conseguenti lockdown.
fred de palma discoteca
Fino all' inizio di luglio, i nuovi contagi procedevano stabili intorno ai 1.400 a settimana. Dal 4 all' 11 agosto sono più che raddoppiati (2.818), con un minor numero di tamponi, un aumento dei ricoveri in terapia intensiva e un abbassamento dell' età media di chi ha contratto il virus. Siamo molto lontani dai picchi di fine marzo, con più di 6.500 nuovi casi al giorno e 969 morti. Ma ha qualche senso sottovalutare l' innegabile ripresa delle ostilità del Covid? Secondo l' epidemiologo Pierluigi Lopalco, «le onde di oggi sono quelle di una mareggiata; dovremo essere bravi a contenerle, evitando che producano uno tsunami».
Siamo circondati da Paesi, che sono anche tradizionali mete di vacanze, dove il virus non sta per niente soffrendo il caldo, come si era detto, e anzi azzanna residenti e turisti con forza rinnovata: Croazia, Grecia, Malta e soprattutto la Spagna, diventata la malata più grave d' Europa, superando la Gran Bretagna. E non va meglio in Francia né in Germania, dove emerge con più evidenza un dato su cui sarebbe urgente riflettere e possibilmente intervenire: l' età media dei 1.400 nuovi contagi giornalieri è di 34 anni. Stiamo entrando, dunque, in un possibile altro stadio.
elettra lamborghini discoteca
Se nella prima fase a pagare il prezzo più alto erano gli anziani, adesso il raggio d' ombra comincia a raggiungere fasce di popolazioni che sembravano più immuni: i giovani adulti. Sta succedendo anche da noi, con 5 ventenni gravi, le rianimazioni dove ormai si finisce tra i 40 e i 60 anni e i neo positivi che presentano pochi sintomi ma sono molto contagiosi. La trincea si è spostata, e ci stanno finendo dentro proprio ragazzi e ragazze, una generazione (naturalmente, senza generalizzare) disabituata al senso di responsabilità collettiva, cresciuta senza maestri né riferimenti, facilmente manipolabile dal gatto e dalla volpe di turno.
Non basteranno misure vacanziere di contenimento, restrizioni a spegnere centinaia di focolai sparsi, un po' di propaganda che il peggio è alle spalle, per affrontare con serietà e rigore le settimane e i mesi che ci aspettano al varco. Entro la fine di settembre dovremo presentare all' Europa il piano di rilancio più imponente dal Secondo dopoguerra. Mentre chi guida il Paese, e chi lo rappresenta nei vari segmenti, è già impegnato a contendersi gli ampi spazi degli investimenti promessi, il quadro finale atteso ci consegnerà un' idea dell' Italia destinata a segnare i nostri prossimi anni.
boroboro in discoteca
E se nelle scelte non verranno contemplate come indispensabili le esigenze del pianeta dei più giovani, a cominciare da scuola, università e accesso al lavoro, ne verrà fuori un Paese che rinuncia a costruire il proprio futuro. E quel futuro comincia oggi, a Ferragosto, con un' azione politica di recupero alla responsabilità della parte che sembra meno consapevole del dramma storico che sta rivoluzionando il mondo intero e con cui toccherà convivere ancora e ancora.
bob sinclar in discoteca andrea damante in discoteca
Non basta inserire l' educazione civica nei programmi didattici. Bisogna imporla da subito, con il dialogo ma anche con la franchezza necessaria, a chi è più esposto agli umori mutevoli dell' età e alle sirene malevoli dei cattivi esempi.