Carlos Passerini per corriere.it
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E ora sono cinque in sette partite. Un gol dietro l’altro. Mario Balotelli non si ferma più. Dal suo arrivo in gennaio, l’attaccante bresciano sta trascinando il Marsiglia verso il sogno Champions con una prodezza dietro l’altra. E ora il Velodrome impazzisce per lui: in due mesi è diventato un idolo. Ieri il gol vittoria contro il Nizza, la sua ex squadra. Sotto gli occhi del c.t. Mancini, venuto apposta per lui. Il ritorno in Nazionale, di questo passo, diventerà scontato.
Un derby infuocato, quello con i nizzardi, che Mario ha deciso con un colpo di testa nella ripresa. Stavolta esultanza più contenuta rispetto alla gara precedente, quando dopo la strepitosa semirovesciata vincente contro il Saint Etienne si era fatto una story su Instagram direttamente sul campo. Balo stavolta ha giocato a «carta forbice sasso» col compagno Thauvin. Scena vintage.
Gli insulti
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Si è sfogato dopo, nella notte, ovviamente sempre attraverso il suo amato Instagram, rispondendo con sarcasmo alle offese dei suoi ex tifosi. Ha postato uno striscione apparso nei giorni scorsi nel quale qualche ultrà del Nice insultava la sua nuova «madre», cioè il Marsiglia. Replica con video del Velodrome in festa: «Questo è un sogno per voi, la mia nuova madre è troppo bella».
Il solito Mario, insomma. Un fenomeno (quando vuole) sul campo, complicato da fermare anche fuori. Specie sui social. Su Instagram è arrivato a 8,5 milioni di follower. In una settimana,dopo l’instastoryche secondo uno studio ha fatto guadagnare al suo nuovo club quasi 300ma euro, sono aumentati a dismisura. Seguici uguale soldi, già, anche questo è il calcio di oggi. A proposito: il quinto gol fa scattare un bonus da 150mila euro che incasserà a fine mese. Diventeranno 300mila se arriverà a 10 gol. Di questo passo non è affatto impossibile. È già il secondo marcatore della squadra in campionato, dopo Thauvin, 13. Il suo allenatore Rudi Garcia, che stravede per lui, lo celebra: «Mario oggi è indispensabile. Un marcatore di questo calibro fa la differenza sempre, non ha bisogno di molte opportunità per essere letale. Ma dopo questa gara non voglio congratularmi con lui per il suo gol, è in grado di farli e ne farà tanti altri, ma per il suo atteggiamento. È stato eccezionale, quando c’era un po’ di stanchezza fisica è stato intelligente, ha fatto un buon lavoro».
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La Nazionale
Mentre il Marsiglia grazie alla rinascita di Mario sogna il terzo posto che vale la Champions, l’attaccante torna a rivedere l’azzurro. Mancini non ha mai nascosto la sua posizione sul ragazzo: se segna, lo convoca. Magari già per le partite di fine mese? Il rapporto fra i due è stretto, intimo. Gli scontri in passato non sono mancati, ma il c.t. ha sempre avuto un debole per Balotelli. Crede in lui, da sempre. Avrebbe preferito che in gennaio Mario tornasse in serie A, per tenerlo sott’occhio, ma non è successo. Raiola ci ha provato ma nessuno si è «fidato». Quindi il ragazzo è rimasto in Ligue1. «Ma qui mi trovo benissimo: il clima, i tifosi, la squadra. Un sogno». Mario però in fondo in fondo vorrebbe tornare vicino casa. Glielo chiede la famiglia, glielo chiedono gli amici. Gli manca Brescia. Scommettiamo che l’estate prossima anche dal nostro campionato arriveranno offerte?
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