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    IL BANANA E’ SEMPRE PIU’ RICCO – NEL PERIODO DEL GOVERNO DI LETTA-NIPOTE, BERLUSCONI, CON MEDIASET, GUADAGNA OLTRE 1 MILIARDO


     
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    Andrea Giacobino per il suo blog "andreagiacobino.wordpress.com"

    Sarebbe bene spiegarlo ai falchi di Forza Italia che hanno sparato sul governo Letta per quasi tutto il tempo in cui è stato in carico. Grazie al (da loro) vituperato esecutivo del nipote di Gianni Letta, infatti, il loro capo supremo Silvio Berlusconi è diventato più ricco, molto più ricco.

    silvio mediaset berlusconisilvio mediaset berlusconi

    Di quanto? Di oltre un miliardo di euro. Quindi mentre i suoi adepti - o "utili idioti" per usare le parole di Angelino Alfano - tuonavano contro il primo inquilino di Palazzo Chigi, il Cavaliere di Arcore, condannato in via definitiva dalla Cassazione per evasione fiscale, si arricchiva in modo spropositato.

    MEDIASET DAL PAPA - PIERSILVIO, MIMUN E SALEMMEDIASET DAL PAPA - PIERSILVIO, MIMUN E SALEM

    Come è successo? Merito dell'andamento della borsa proprio sotto l'odiato governo Letta. Dove il titolo della Mediaset, che Berlusconi controlla con oltre il 42% tramite la Fininvest presieduta dalla figlia Marina, è passato dagli 1,88 euro del 27 aprile 2013 (data dell'accettazione da parte di Letta dell'incarico affidatogli dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di formare il nuovo governo del dopo Mario Monti) ai 4,16 euro dello scorso giorno di San Valentino, quando il 14 febbraio 2014 lo stesso Letta ha rassegnato le dimissioni nelle mani dello stesso inquilino del Supremo Colle.

    PIERSILVIO BERLUSCONI CON LO STESSO PIUMINO INDOSSATO DA BEPPE GRILLOPIERSILVIO BERLUSCONI CON LO STESSO PIUMINO INDOSSATO DA BEPPE GRILLO

    La corsa di Mediaset sotto il governo Letta è stata inarrestabile. Dopo un mese dalla sua nomina a premier il titolo era già balzato a 2,44 euro, per salire a 2,82 euro a fine giugno e schizzare a 3,23 a fine luglio. Il buon andamento di Piazza Affari ha contato, ma molto di più la circostanza che gli investitori internazionali non percepivano l'esecutivo Letta come ostile al core business berlusconiano.

    confalonieri con marina e piersilvio berlusconiconfalonieri con marina e piersilvio berlusconi

    Fra agosto e settembre 2013 l'azione del gruppo tv rifiatava attorno ai 3-3,1 euro e poi ricominciava a galoppare: dai 3,61 euro a fine ottobre fino ai 3,85 della fine dello scorso gennaio, a 15 giorni dall'addio di Letta. Per chiudere, appunto, a 4,16 euro. Con un progresso totale di 2,28 euro, pari a un balzo di oltre il 100% durante l'intera vita del governo che ha preceduto quello in rampa di lancio di Matteo Renzi. Così che la quota Fininvest in Mediaset, pari a circa 485 milioni di titoli, si è apprezzata di 1,09 miliardi, passando da una capitalizzazione di 912 milioni a oltre 2 miliardi.

    SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI CORRONOSILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI CORRONO

    Chissà se il sindaco di Firenze sarà bravo come Letta e in grado di permettere al pregiudicato Berlusconi di più che raddoppiare il valore del suo impero. La cosa divertente è che, come raccontato da "Repubblica", Berlusconi nel suo incontro con Renzi avrebbe chiesto al premier incaricato "garanzie" per Mediaset. Garanzie di guadagnare un altro miliardo? Per la gioia dei soliti inutili idioti.

    Berlusconi la figlia Marina e nipoti in ProvenzaBerlusconi la figlia Marina e nipoti in Provenza

     

     

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