Pierluigi Diaco per OGGI -www.oggi.it
barbara alberti
Lei odia la chirurgia estetica. Odia la tecnologia. Odia i social network. «Confermo, confermo tutto: per carità, l’idea che la bellezza sia omologazione e la conoscenza possa essere sostituita da un clic mi spaventa tantissimo. Pensi che non ho nemmeno un profilo Facebook». Tono brillante, piglio sicuro, ritmo veloce, quasi da rapper (raffinata) della parola, Barbara Alberti è veloce. Il suo cervello è allenato e temprato dai continui cambi di registro, alto e basso, bassissimo e altissimo, altalena continua, nella vita e sul lavoro, un po’ come la sua voce teatrale e i capelli raccolti in una treccia che le cinge la testa: un marchio di popolarità.
salvini isoardi
Ha scritto libri, sceneggiato film, condotto programmi, dato consigli a lettori e lettrici di diverse generazioni, lottato contro banalità varie ed eventuali seduta nei salotti televisivi più diversi. Il piccolo schermo l’ha cercata e resa nota, riconoscibile. E Barbara non si è risparmiata: davanti alle telecamere ha strizzato l’occhio ai generi narrativi più diversi. Ha letto brani di Alberto Moravia, commentato l’attualità politica, discusso con Vittorio Sgarbi e Alessandra Mussolini, fatto l’opinionista di reality show. Nell’ultimo nato dei talent, Celebrity Masterchef, è stata addirittura concorrente, ennesimo esperimento spiazzante per quella élite culturale che da anni la considera insieme alleata e rivale, amica e aliena.
barbara alberti
Alberti fa spallucce: sa di essere uno stupendo animale comunicativo impossibile da catalogare, con buona pace dei puristi della letteratura e del cinema. E dei bacchettoni. «Non parlatemi di contraddizioni, vi prego: detesto lo snobismo, la retorica non mi appartiene», spiega. Da qualche settimana è ospite fissa di CR4 - La Repubblica delle donne, la trasmissione di Piero Chiambretti in onda il mercoledì in prima serata su Rete 4.
È a suo agio in quel programma?
«Ci sto comoda, è come una stanza dei giochi. È l’unico che continua a fare dell’avanguardia in tv».
È stata la prima scrittrice di livello a non aver paura a contaminarsi con la televisione pop. È una coraggiosa, una pazza o entrambe?
«Nessuna delle due. Mi vogliono in un certo tipo di programmi e agisco di conseguenza. Per me andare in tv è un lavoro, lo faccio per denaro. Certo, se fossi ricca, starei rintanata in casa».
Non si diverte?
«È come partecipare a un’operetta, è teatro puro. Se fosse per me, farei solo radio».
IL MEME DI SALVINI CON LA CAMICIA BRUCIATA DALLA ISOARDI
In tv è dolcemente polemica. Le piace davvero discutere?
«Mi piace discutere con passione, ma fuggo dalle risse. Quando, da casa, vedo persone che si parlano addosso o che litigano, mi sembra molto noioso».
In privato le piace litigare?
(ride) «In questa fase tendo all’armonia. A pensarci bene, mi interessa soltanto una cosa: ridere. Ho una fortuna pazzesca: frequento soltanto persone che mi vogliono bene e a cui sono legata da reale affetto e autentica stima».
Il programma di Chiambretti si chiama proprio La Repubblica delle Donne. Chi sarebbe la Presidente della Repubblica ideale di Barbara Alberti?
«La scrittrice Michela Murgia. È l’unico capo rivoluzionario che abbiamo in Italia».
raggi
Chi è un’icona femminile dei nostri giorni?
«Ce ne sono diverse, sia positive sia negative. Le più credibili? Sabina Guzzanti, Concita De Gregorio, Milena Gabanelli sono i modelli più “classici”, veri esempi di virtù. Ma potrei citarne tante altre».
Avrei voluto essere una mosca per vedere la sua reazione alla foto del ministro Matteo Salvini a letto con Elisa Isoardi...
«Ho moltissima simpatia per lei. Ho trovato il testo che ha accompagnato quello scatto misurato e garbato. Gli attacchi di cui è stata destinataria sono stati ridicoli e un po’ vigliacchi».
Isoardi è diventata quasi un’icona dell’opposizione, ma in realtà ha soltanto comunicato la fine di una storia d’amore con un uomo potente su Instagram. Cinica?
«Affatto. Quando vedevo le foto di lei che stirava, mi piangeva il cuore».
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Addirittura!
«Non è il tipo di ragazza che può fare Donna Rachele. Per me senza Salvini si è data una grande salvata: l’ha scampata bella!».
Asia Argento. La prima immagine che le viene in mente?
«La foto in cui si bacia con Fabrizio Corona».
So che non è stata tenera con Asia e la gestione della sua immagine pubblica...
Barbara Alberti
«La prego di fermarsi qui. Non mi faccia parlare di Asia, non voglio e non posso dire ciò che penso davvero».
Come mai?
«Non voglio infierire. Citando quella foto ho già detto abbastanza».
renzi boschi
L’ex ministra Maria Elena Boschi ha fatto un servizio fotografico da “bella e dimessa”. Perché?
«È quello che sa fare meglio. E aggiungo: finalmente! Lei e Matteo Renzi hanno trovato la strada giusta. Devono fare lo show, non la politica».
A chi dovrebbero ispirarsi?
«A Emanuele Filiberto di Savoia. Lo adoro, ha capito cosa deve fare un Savoia oggi: lo showman. Se suo nonno avesse fatto il ballerino, forse ci saremmo risparmiati sia il fascismo sia la guerra».
Barbara Alberti
Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha dichiarato: «Dopo la mia assoluzione hanno detto che avrei pianto, ma non era vero. Su un uomo non avrebbero mai scritto una cosa del genere». Vittimismo o realtà?
EMANUELE FILIBERTO
«Sono sincera: Raggi mi ricorda Elsa Fornero in quel famoso pianto davanti alle telecamere».
In che senso?
«Queste ci vogliono rubare pure le lacrime. Lasci piangere noi che ce l’abbiamo come sindaca».
MICHELA MURGIA
MICHELA MURGIA
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