VIDEO: IL PORNO POLITICO ALL'ITALIANA
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Barbara Costa per Dagospia
giochi pericolosi di un senatore della repubblica (2)
"Vince il PD…trombo tutto il dì", è un porno amatoriale della CentoXCento, girato dopo la vittoria elettorale del PD di Matteo Renzi alle Europee del 2014. Questa infatti la trama: Monica, militante PD, scommette che se il suo partito supererà il 30 per cento, lei si darà alle più pazze depravazioni con donne e uomini davanti alle telecamere. Allora, lo ricorderete, il PD fece il botto del 40 per cento dei voti: Monica deve pagare la scommessa, e per lei ci sono penetrazioni, slinguate, e divertimenti senza limiti.
Bei tempi, quando porno-trombare a sinistra dava soddisfazioni, ma dell’ultima batosta alle urne il PD può porno-riflettere con "Libere di Fottere – Porche Democratiche", un altro amatorial che ha per protagonisti cittadine e cittadini italiani che, delusi dalla politica, hanno scelto un nuovo PD, ma non quello di un altro trombato, l’ennesimo, bensì quello delle PD Porche Democratiche, che la danno a tutti, democraticamente, e in tutte le posizioni.
il trota e il movimento del grillo duro
Anche porno-trombare a destra è stato bello, per tutto il tempo in cui il bunga-bunga ha imperato in politica, diventando per il porno un brand. Il mondo del porno deve molto a Berlusconi e alle sue cene eleganti, perché da quei ginecei ha ricavato mille porno-idee da concretizzare sui set.
L’ex Cavaliere no, lui ha sempre detto che quelli a casa sua erano casti ritrovi tra amici e amiche, infatti sono quelli del porno che hanno capito male, costruendoci su orge su orge. In "Bunga Bunga, Presidente", c’è un "Cavaliere" che si fa procurar le donne dal suo amico Lele per sfrenati festini, e c’è pure un giovane politico che vuol "rottamare" il vecchio apparato per prendere lui il potere e spartirlo coi suoi amici.
il cavalier non porta pene (bunga bunga a domicilio)
"Bunga Bunga, Presidente" ha un seguito, "Il Cavalier non porta pene (bunga, bunga a domicilio)" e qui il Cavaliere, fidanzatosi con Francy, si ritrova abbandonato da tutti. Inseguito dalla magistratura, da una parte pensa di ritirarsi a vita privata per dedicarsi a sollazzi sessuali i più arditi e infuocati, dall’altra è spronato dalla deputata Santa a non lasciare la politica fatta tra le "segrete" stanze…
Per un periodo in rete è stato annunciato "Il Trota e il Movimento del Grillo Duro", porno dalla trama accattivante: il leader di un verde partito ha un figlio da svezzare dal punto di vista sessuale. Questo politico non sa a chi rivolgersi, quando un suo avversario, a capo del Movimento del Grillo Duro, gli presenta Elisa, la donna che farà conoscere al pargolo le gioie del sesso. In cambio, Grillo Duro esige degna contropartita politica e sessuale.
Questo porno preannunciava a suo modo la possibile intesa Lega-5Stelle, sebbene parodiasse la vecchia Lega di Bossi e Di Maio non fosse stato ancora designato capo politico dei grillini. Ma il porno è spesso specchio dei tempi e forse qualche volta li anticipa. "Il Trota e il Movimento del Grillo Duro" è un porno perso, nel senso che se alla fine è uscito non lo so, in rete non si trova, peccato.
giochi pericolosi di un senatore della repubblica 4
La politica diventa materia seria, serissima, nei porno-politici di Silvio Bandinelli, regista schierato a sinistra diventato grillino almeno in occasione delle Politiche del 2013, quando diceva di aver votato così. Forse scherzava, fatto sta che Bandinelli non ha mai potuto soffrire Berlusconi, e ancor di più il nulla che da anni vi gira attorno.
Nel porno "Forza, Italia", mette alla berlina i lacchè politici, gli adulatori del capo, in "La Casta" gioca col titolo del famoso libro-denuncia innestandoci su una "sporca" storia di intrecci tra coop rosse e poteri ecclesiastici (in questo porno, Dagospia diventa Magospia, un sito dalla funzione informativa e sbugiardante identica all’originale).
silvio bandinelli
I porno di Bandinelli non risparmiano nessuno, né Previti ("Abuso di potere"), né Dell’Utri ("Giochi pericolosi di un senatore della Repubblica"), arrivano fino al caso Corona, Vallettopoli e conseguenze politiche annesse ("Scatti&Ricatti"). Tutte storie ispirate alla realtà, ai personaggi che ogni santo giorno ci appaiono in tv, nei tg, ma trasportati in chiave porno.
Nei film di Bandinelli si vede un porno diverso, originale: c’è tutto quello che nel porno deve esserci e ci delizia, pornostar preda delle più roventi lussurie, e corpi mischiati a corpi, però con accanto una storia, una sceneggiatura. Politica.
silvio bandinelli scatti&ricatti
Perché il porno si può fare anche così, si giostrano corpi e lingue e incastri e gemiti e penetrazioni, su base licenziosamente politica. Senza messaggi né ideologie, quello di Bandinelli è un porno che osa, che si mette contro: per Bandinelli la cosiddetta destra è adattissima al porno ma non perché la cosiddetta sinistra sia migliore anzi, lui per primo riconosce che i post "compagni" sono bacchettoni quanto i predecessori, sono tristi e antiquati, sessualmente mosci, ancorati a un’idea antica del maschio capace solo di strabuzzare gli occhi davanti a una donna discinta.
silvio bandinelli la casta
In realtà il bersaglio di Bandinelli è la società e la sua ipocrisia, i suoi bastioni quali la famiglia, ma soprattutto la nostra educazione cattolica che Bandinelli stesso non finirà mai di ringraziare perché bigotti e moralisti sono i migliori clienti della pornografia.
Il porno di Bandinelli attacca anche il quotidiano pornografico di certa televisione, dove la pornografia dei sentimenti trionfa su quella dei corpi. Può apparire incredibile ma non lo è, usare il porno contro "questa" volgarità.
forza, italia
Contaminando di pornografia mondi solo all’apparenza lontani, inviolabili, si apre un discorso sociale più acuto di ogni vuoto dibattito politico appiattito su se stesso. I film di Bandinelli non servono a farti una sega o meglio, puoi fartela, ti ecciti a vederli, e tanto, però ricevi anche qualcos’altro, ti lasciano come un brutto sapore, perché è giusto denunciare, ribellarsi, però da spettatori si rimane… impotenti.
Il porno è arma di battaglia che non può incidere sulla società se la società è quella messa alla berlina da Bandinelli, perché nel suo piattume siamo immersi fino al collo, forse non ne usciremo, però un porno, se oltre a far godere, fa un pochino riflettere, anche solo sorridere, o incuriosire in modo diverso già dal titolo, ma va bene, che sia benvenuto, e benedetto. Un porno contro gli indifferenti. Ne abbiamo tanto bisogno.
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