Barbara Costa per Dagospia
tania coleridge
Se vedi George Michael in questo video del 1988 tutto pensi meno che sia gay. “Father Figure”, terzo singolo dell’album “Faith”, è eccitazione eterosessuale allo stato puro. C’è sesso, e tanto, vissuto tra ossessioni, giochi sadomaso, pensieri omicidi.
Lui che canta una canzone dal testo semplice, immediato, ma con una voce in continuo affanno, in incessante stato pre-orgasmico dall’inizio alla fine. Una ragazza bellissima, la top model Tania Coleridge, domina ogni scena: il suo corpo magnifico cattura la mente dello spettatore ed entra nelle viscere di un George Michael vittima dei più atroci, e dolci, tormenti della carne.
goerge michael tania coleridge
Il video, girato a New York in tre giorni e diretto da Andy Morahan, è ambiguo in tutto: nella storia, nel suo svolgimento, nella sua conclusione. Sta a te che guardi capire, scegliere quale, secondo le fantasie che ti provoca, sia la migliore. George Michael interpreta un tassista e Tania se stessa, una modella d’alta moda. Tutto è girato come un piccolo film, tra luci soffuse, continui flashback, Michael sigaretta perenne in bocca e sguardo da rocker maledetto. Ci sono tre possibili chiavi di lettura.
george michael tassista
George e Tania hanno avuto una torbida storia di sesso, non si sono fatti mancare nulla, si sono persi in continue sfide, in esperienze sadomaso estreme, fruste, schiaffi, lui che gode guardando lei che si fa possedere da un altro. Giochi che hanno soddisfatto entrambi ma che li hanno lasciati esausti, logori. Seconda versione: Tania e George hanno una storia d’amore, ma lei lo ha tradito per capriccio con un altro, un fotografo.
george michael 1988
Michael l’ha scoperta, ma non le dice nulla perché vuole vendicarsi a modo suo. Da quel momento, in ogni rapporto, la porta sessualmente al culmine lasciandola ogni volta insoddisfatta, non le permette più di raggiungere un orgasmo appieno. Oppure niente di tutto questo, George Michael è un tassista, un povero cristo di New York, che mai potrebbe permettersi una storia con una top model. Al massimo può averla come passeggera nel suo taxi.
Quella donna diventa il suo pensiero fisso, la sua malattia, un’ossessione che non può soddisfare fisicamente in nessun modo e che per questo diventa malsana e perversa: colleziona tutte le foto di lei che trova, le appende sopra il suo letto sfatto, dove può solo sognare di lei, del suo corpo, del suo sapore. Sono altri che possono averla, toccarla, come quel fotografo che lavora con lei.
father figure
George comincia a pedinarla, Tania se ne accorge e ha paura, quando se lo ritrova tra il pubblico mentre sfila ne è terrorizzata. E lo sguardo di George Michael alla fine del video non promette nulla di buono, lei è come cristallizzata nella foto più bella della sua collezione, forse è morta, forse l’ha uccisa lui, o forse è la sua mente che è completamente andata.
“Father Figure” divenne numero 1 negli Stati Uniti, il videoclip vinse un MTV Video Music Awards come miglior regia, e “Faith” si aggiudicò un Grammy come best album. Ai tempi il video divenne “virale”, nel senso che veniva trasmesso di continuo su MTV Usa, non su quella inglese, dove passava solo di notte perché le scene di sesso sadomaso, seppur abbastanza innocue, fecero scandalo, in special modo quella degli schiaffi alternati ai baci.
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In una recente intervista, Tania Coleridge ha svelato che per girarla furono necessari 37 ciak. Tania e George erano molto nervosi sul set, lei addirittura portò con sé il suo ragazzo dell’epoca, per niente contento di vederla mentre un altro, una popstar, la accarezzava, la baciava, ci…giocava. Tania dice che già allora era chiarissimo che George Michael fosse gay, tutti nell’ambiente ne parlavano.
Il successo strepitoso del video portò i tabloid a spettegolare di una sicura storia d’amore tra Tania e George, con servizi fotografici falsi di loro due in vacanza in posti esotici. Col senno di poi, alcuni malignano che questo video sia stato girato apposta per allontanare le voci sull’omosessualità di George Michael, un’artista che ha sempre vissuto la sua sessualità in maniera piuttosto tormentata. Nel 1988 erano ancora lontani gli eccessi di droga e alcool, di vuoto sesso a pagamento con giovani prostituti.
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Mancano 10 anni al suo arresto per atti osceni in luogo pubblico a Beverly Hills, esorcizzati da George Michael nello strepitoso video di “Outside”, dove tutti i feticismi e le scelte sessuali più ipocritamente denigrati sono resi nel modo più esplicito e sano possibile.
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