1 – «COSÌ HO SALVATO SERENA E MONICA DA UN PADRE BIOLOGICO VIOLENTO»
Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”
francesco rutelli con la moglie barbara palombelli e le figlie serena e monica
Ieri, a seguire il Grande Fratello , c' erano Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, anche loro col fiato sospeso per la scelta della loro Serena, la ventinovenne dal sorriso dolce che li chiama «papà» e «mamma» da quando ha sette anni e ha iniziato a stare con loro, prima in affido, poi finalmente adottata, assieme alla sorellina, oltre che con gli altri due figli della coppia, uno naturale, l' altro anche adottato. Barbara D' Urso le ha chiesto se poteva leggerle una lettera scritta dalla madre biologica, che Serena non ha mai conosciuto e che l' ha abbandonata neonata.
BARBARA PALOMBELLI MAI FERMARSI
La sua è una storia mai raccontata per intero, ma Barbara Palombelli l' affronta, adesso, nella sua autobiografia, in uscita per Rizzoli il 14 maggio (pp. 176, euro 18). Il libro s' intitola Mai fermarsi , c' è dentro il suo percorso di donna, di giornalista e di mamma. Qui, anticipiamo alcuni passaggi sull' adozione di Serena e della sorellina, a partire dal giorno del 2000 in cui i due Rutelli le incontrano in una casa famiglia di suore a Roma, dov' erano state lasciate dal padre biologico quando Serena aveva tre anni.
serena rutelli grande fratello
Vederle e desiderare che si uniscano a loro e a Giorgio e Cisco, arrivato dall' Ecuador, è un tutt' uno. Scrive Palombelli: «Non voglio pensare alla burocrazia, voglio portarle al luna park, è un loro desiderio. Già salire sulla mia macchina - a loro - sembra una festa. Le loro risposte sono commoventi e agghiaccianti allo stesso tempo: hanno dieci e sette anni, ma non hanno mai festeggiato un compleanno, mai un Natale in famiglia, mai visto il mare, mai un film, mai un ascensore, mai uscite con il buio, mai frequentato un fast food, mai fatto uno sport».
francesco rutelli e barbara palombelli con la figlia serena
I genitori non vanno mai a trovarle, loro sono due bimbe che si fanno forza a vicenda.
Ricorda Barbara: «Al luna park Monica era scoppiata in un pianto disperato solo perché la sorella si era separata da lei per salire sul trenino del lago». L' ansia di proteggerle inizia a logorare il cuore di madre. Racconta: «La storia va tenuta segreta, segretissima. Il padre biologico, un uomo violento e pericoloso, allora girava ancora per la città.
Potremmo incontrarlo, lui o uno dei suoi amici malavitosi, le ragazze ne hanno il terrore.
Non devono uscire foto sui giornali, nessuno deve sapere». I primi anni sono resi complicati anche dalla burocrazia: «Io non sono ancora nessuno, per le piccole», scrive Palombelli, «Francesco sfida alle elezioni politiche Silvio Berlusconi e io combatto per non essere come minimo arrestata per sottrazione di minori. Guido pianissimo, quando sono con loro cerco di essere prudente come mai.
barbara palombelli stasera italia
(...) Sono stati mesi terribili: portare in giro due ragazzine che non hanno il tuo cognome e senza un pezzo di carta che ti autorizzi è un' impresa durissima. E rischiosa: in caso di incidente, di allergia o di una banale infezione, i genitori biologici - all' epoca ancora titolari della patria potestà, incredibilmente non decaduta dopo anni di abbandono e di istituto - avrebbero potuto rivalersi su di noi».
barbara palombelli stasera italia
È in quei mesi, ricorda, che lei ha la conferma della forza della loro alleanza familiare e che tocca con mano le difficoltà di relazionarsi con i tribunali dei minori in casi così delicati. Però, se il percorso di adozione si rivela una via crucis, da subito, Serena e Monica, si sentono a casa. La serenità, tuttavia, è un' altra cosa.
serena rutelli
Spiega Barbara: «Il tribunale, che aveva più volte messo sotto processo il padre biologico per violenze fisiche e altri reati, condannandolo a sei anni in via definitiva, non faceva decadere la patria potestà nonostante gli ormai tre anni di distacco dalle piccole. Senza la dichiarazione dello stato d' abbandono, nessun minore può diventare adottabile. E lui, che non era in carcere (...) continuava a vagabondare. Le ultime parole che aveva pronunciato all' indirizzo delle suore e che le bambine avevano sentito benissimo erano state gridate: "Un giorno tornerò e vi ucciderò tutte". Ogni tanto Serena continuava a chiedermi: "Non è che un giorno ci trova?"».
francesco rutelli barbara palombelli
Non le troverà, per fortuna, morirà prima, di Tbc. Ma fino ad allora, ricorda Barbara, lei non porterà mai le figlie fra la folla: «Mai nei grandi mercati o centri commerciali, mai a piazza Navona... ». E forse, chi sa, è per questo, che ora Serena, per presentarsi al mondo, ha scelto un affollato reality.
2 – GRANDE FRATELLO, SERENA RUTELLI APRE LA LETTERA DELLA MAMMA BIOLOGICA: «MA NON VOGLIO RIVEDERLA»
serena rutelli e la lettera della madre adottiva
È scoppiata a piangere, non appena ha saputo della lettera della mamma biologica: dopo giorni di suspence, Serena, la figlia adottiva di Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, lunedì sera al Grande Fratello, ha finalmente saputo che la madre biologica l’aveva cercata attraverso la redazione del programma tv.
barbara palombelli
Serena e la sorella Monica erano state lasciate in una casa famiglia quando Serena aveva solo sette anni. La conduttrice, Barbara D’Urso, precisa che i genitori adottivi sono stati informati, e che Barbara Palombelli ha accettato che la figlia fosse contattata: «Fa parte del suo percorso di vita, deve scegliere lei». Il testo della lettera è breve ma chiaro.
barbara d'urso serena rutelli barbara palombelli
«Ciao, sono la vostra mamma, mi chiamo Maria, io non vi ho abbandonato, sono state le circostanze nella mia vita a farmi fare delle scelte per non farvi vivere nella miseria come vivo io. Sono una clochard, non ho voluto questo per voi, però vi ho sempre nel mio cuore, non vi chiedo nulla, non voglio nulla, non chiedo nulla, l’unica cosa che chiedo è rivedervi, sempre che voi lo desideriate. Tramite la signora Antonella che mi aiuta, ho preso il coraggio di contattarvi. Vi voglio bene, la vostra mamma».
serena rutelli prince zorresi
«Non ne ho proprio voglia»
Parole forti, che hanno commosso ma anche indurito Serena: «Per me mia madre è quella che mi ha cresciuto, capisco tante cose- dice Serena- tanti problemi, ma non è una motivazione. Rivederla mi sembra una cattiveria, non ho proprio voglia, per me non ha senso, un padre e una madre ce l’ho, quindi basta così. Certo, strano fa strano- ammette- ma se mia sorella vuole rivederla, può deciderlo tranquillamente, per quanto riguarda me, zero».
barbara palombelli barbara d urso
D’Urso la consola: «Avrei fatto anche io così, non ti sentire in colpa». Anche Iva Zanicchi la sostiene: «I tuoi genitori sono quelli che hai, non ti sentire in colpa, se vuoi puoi aiutarla finanziariamente, ma lascia perdere».
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