messi bartomeu
Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
Non c’è pace per il Barcellona. L’attacco di un pezzo che sta diventando un tormentone, per la sua continua attualità. A cadenza quasi quotidiana attorno al Camp Nou c’è un problema, uno scontro, una lite, un dissapore.
Nella tardissima serata di ieri sono arrivate, anticipate dal quotidiano politico catalano La Vanguardia, in un colpo solo ben sei dimissioni nella giunta direttiva del club presieduto da Josep Maria Bartomeu. Che così a Pasqua si ritrova con 12 membri, oltre a lui. La giunta resta ancora in piedi, però è palese che la situazione si fa ogni giorno più tesa. I sei dissidenti hanno chiesto la convocazione di nuove elezioni, al momento previste per il 2021 e alle quali Bartomeu non potrà partecipare avendo esaurito i tre mandati ai quali ha diritto un presidente.
messi bartomeu
A dimettersi sono stati due vicepresidenti, Emili Rousaud e Enrique Tombas, e quattro dirigenti, Silvio Elias, la fondamentale Maria Teixidor, Josep Pont e Jordi Calsamiglia. Il primo nome è chiave: in gennaio Rousaud era stato nominato come vicepresidente istituzionale, carica vacante dall’ottobre 2017, da Bartomeu. Che l’aveva scelto come suo delfino, leader della candidatura ‘continuista’. Neanche tre mesi dopo, i due sono ai ferri corti. Rousaud questa mattina è stato intervistato dalla radio catalana Rac1 e ha tirato un'altra bordata a Bartomeu: "Sì, sono certo che qualcuno ha messo le mani nella cassa. Non so chi però", ha risposto alla domanda su presunte malversazioni economiche in seno al club.
bartomeu setien abidal
I sei hanno scritto una lettera nella quale dicono di non poter restare per due motivi principali: disaccordo nella gestione del club e delusione per la gestione del Barçagate, lo scandalo dei profili social pagati profumatamente (1,2 milioni di euro) dal Barça per gettare fango su varie persone, incluso i coniugi Messi. Il Barça ha affidato a PWC un’inchiesta i cui risultati tardano ad apparire, ed è emerso che l’unica persona sospesa per lo scandalo, Jaume Masferrer, molto vicina a Bartomeu, non solo stia continuando a percepire il suo stipendio, ma che pur da una posizione defilata stia anche continuando a lavorare.
LEO MESSI E BARTOMEU
Per tutto questo i 6 auspicano la convocazione di elezioni anticipate che “permettano di gestire il club nella forma migliore di fronte le importanti sfide del futuro più immediato”. No, non c’è pace per il Barça. E non ci sono nemmeno i gol di Messi a tenere unito il sempre tormentato mondo blaugrana.
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