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    BASTA TELEFONINI, GODETEVI LA MUSICA! LE NUOVE REGOLE DELL’EX LEADER DEI WHITE STRIPES JACK WHITE PER I CONCERTI A PARIGI: OGNI SMARTPHONE VERRA’ CHIUSO DENTRO UNA TASCA CHE SARA’ RIAPERTA SOLO ALLA FINE DELLO SPETTACOLO – "COME SE TUTTI GLI SPETTATORI FOSSERO RIDOTTI A UN BRANCO DI TOSSICODIPENDENTI IN ASTINENZA”


     
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    Stefano Montefiori per il Corriere della Sera

     

    TELEFONINI AI CONCERTI 1 TELEFONINI AI CONCERTI 1

    Domani alle 10 apre la biglietteria per le esibizioni di Jack White all' Olympia di Parigi del 3 e 4 luglio, e l' organizzatore Radical Production avvisa i fan: «Saranno concerti senza telefono».

     

    Il rocker americano, annunciando le date del tour di promozione in America e Europa del nuovo album Boarding House Reach, ha deciso di non autorizzare foto, video o registrazioni audio, e la sua équipe spiega perché: «Pensiamo che vi piacerà vivere insieme il concerto al cento per cento nel momento presente, e condividere il nostro amore per la musica, senza intermediari». Gli scatti saranno riservati al fotografo ufficiale della tournée, che li posterà sul sito e sull' account Instagram. «Diffondete le nostre foto (non le vostre, ndr ) quanto volete, e approfittate di un' esperienza al 100 per cento umana, senza telefono», conclude il comunicato.

     

    TELEFONINI AI CONCERTI 2 TELEFONINI AI CONCERTI 2

    L' ex leader dei White Stripes non è il primo artista a detestare l' uso dei cellulari ai concerti. La questione all' inizio sembrava legata soprattutto al tentativo delle case discografiche di combattere le registrazioni pirata, mantenendo il controllo finale sulla qualità. Una pretesa spazzata via dalla selva di braccia tese che a ogni concerto impugnano lo schermo luminoso, rendendo peraltro il rito degli accendini un obsoleto gesto analogico.

     

    Se fare rispettare il copyright è impossibile, resta il problema del fastidio che anche molti spettatori provano: non si guarda più la band, si guarda il telefonino del tipo davanti a noi che riprende la band. Anni fa gli Yeah Yeah Yeahs hanno messo un cartello all' ingresso dei loro show: «Per favore, mettete via quelle schifezze per rispetto nostro e della persona accanto a voi».

     

    cellulari concerto cellulari concerto

    Più di recente Father John Misty ha usato come scenografia un grande cuore con sopra la scritta «No Photography», ma molti se ne infischiano, e all' ultima esibizione al Trianon di Parigi a novembre il cantante americano ha messo il braccio sulla spalla dello spettatore in prima fila: «Proprio non ce la puoi fare, eh».

    Jack White ha deciso di passare alle maniere forti, ricorrendo al prodotto di una start-up di San Francisco, Yondr, che in America comincia a essere usato nelle aule di tribunale, nelle scuole e nei teatri, per esempio da umoristi come Chris Rock o Dave Chappelle.

     

    Passato il controllo dei biglietti, si arriva alla «Yondr Zone» dove lo spettatore è invitato a mettere lo smartphone in una pochette che rimarrà chiusa fino alla fine del concerto, e riaperta da una chiave speciale in dotazione solo alla staff Yondr. In caso di emergenza durante lo spettacolo, bisogna uscire dalla sala e raggiungere comunque la Yondr Zone. Una giornalista di Wired ha raccontato l' esperienza allo show di Chris Rock al Madison Square Garden di New York lo scorso autunno: «È stato come se tutti noi 5.500 spettatori fossimo stati ridotti a un branco di tossicodipendenti in astinenza».

     

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    L' inventore di Yondr si chiama Graham Dugoni, ha 31 anni, e nel 2012 durante un festival di musica a San Francisco ha visto due sconosciuti filmare e mettere su YouTube il video di un ragazzo ubriaco che ballava in uno stato più o meno di incoscienza. Dugoni ha deciso che l' uso degli smartphone andava ristretto per il bene dell' umanità, e ha creato Yondr.

     

    L' idea di una ribellione agli smartphone oggi può affascinare, nell' era in cui vengono organizzate class action contro Apple che solo pochi anni fa sarebbero state inimmaginabili. Restano da considerare le conseguenze profonde per la società e la vita di ognuno. Se si diffondessero, le «zone senza telefono» prive della possibilità di documentare o denunciare potrebbero avere utilizzi meno innocenti di un concerto di Jack White.

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