Anne-Charlotte Dancourt per “Les InRocks”
STUPRO
Un recente studio rivela che un terzo degli uomini violenterebbe una donna, se fossero sicuri che la vittima non sporge denuncia. Quando si banalizza o si tollera la violenza sessuale verso la donna, ecco la cultura dello stupro, che purtroppo ha ancora giorni felici a venire.
Lo studio è stato condotto dal criminologo Massil Benbouriche, tramite l’Università di Montréal e di Rennes, su uomini senza problemi mentali né colpevoli di molestie sessuali alcuni studianti, altri lavoratori, altri ancora disoccupati, tutti fra i 21 e i 35 anni. I ricercatori hanno valutato i loro profili psicologici e tentato di capire come percepiscono le donne e lo stupro. Inizialmente sono stati divisi in due gruppi: uno sobrio, uno che consuma alcol.
STUPRO 1 no significa no
Hanno ascoltato via audio una situazione in cui un uomo e una donna stanno sul divano, si baciano, lei è reticente, rende sempre più chiaro che non vuole avere un rapporto sessuale. A questo punto l’audio si ferma e seguono domande agli intervistati: «Lei ti sembra consenziente? In che momento esprime il suo rifiuto? Come la convinceresti a fare sesso? Le mentiresti? Le verseresti un altro bicchiere di alcol per arrivare al contatto fisico?». Il 50% degli intervistati ha ammesso che userebbe un simile stratagemma.
STUPRO ROMA 1
La domanda finale: «Se fossi assolutamente sicuro che lei non sporge denuncia e tu non ne paghi le conseguenze, faresti sesso anche se non è d’accordo?». Il 30% dei partecipanti ha risposto di sì, sale a 60% nel gruppo di quelli che hanno assunto alcol. Il risultato è sconvolgente, soprattutto perché, nonostante la garanzia di anonimato, ci si aspettava che gli intervistati mentissero o non rispondessero affatto, il che pone domande sul senso di impunità che percepiscono.
La stessa domanda, in uno studio simile, fu posta negli anni ’80 e a 40 anni di distanza nulla è cambiato: all’epoca risposero sì il 29-33% degli intervistati. Questo studio dimostra anche che il ruolo dell’alcol, nelle aggressioni sessuali, è pressoché irrilevante.
donne manifestano contro lo stupro
Spiega Massil Benbouriche: «A differenza di quanto si crede comunemente, l’alcol non ha effetto diretto sulla percezione del consenso e sulla violenza. Ha effetto solo su chi condivide la cultura dello stupro, non sugli altri. Per loro la donna ha parte della responsabilità. Le strategie coercitive sono il modo attraverso cui la gente ottiene rapporti senza consenso esplicito: fanno promesse, manipolano, ubriacano, intossicano. Se hanno bevuto alcol, saranno più inclini a esercitare violenza fisica per ottenere lo scopo».
yes means yes legge anti stupro nei campus universitari americani
stupro x
Non è l’alcol a causare lo stupro. L’alcol non da tentennare un individuo che non aderisce alla cultura dello stupro. E’ una scusa, un fattore attenuante per giustificarsi davanti alla giustizia. La cultura dello stupro è radicata. In Québec una donna su tre è stata vittima di violenza sessuale, e altrove non va meglio. Come agire? Slancio politico, educazione, aumento della pena, comunicazione.
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