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    BATTELLI IN ALTO MARE – I SOCIAL SI SCATENANO SUL CV A CINQUE STELLE DI SERGIO BATTELLI, A CAPO DELLA COMMISSIONE POLITICHE EUROPEE DI MONTECITORIO CON LA TERZA MEDIA E UN PASSATO DA COMMESSO IN UN NEGOZIO DI ANIMALI: “NON SONO MOLTI QUELLI CHE POSSONO DIRE DI AVER PASSATO 10 ANNI A PULIRE GABBIETTE DI CRICETI” – LA RISPOSTA DI BATTELLI? DICE SOSTANZIALMENTE DI NON CONTARE UNA CEPPA: “NON È IL PRESIDENTE DI UNA SINGOLA COMMISSIONE PARLAMENTARE A OCCUPARSI DEL RECOVERY FUND, MA GOVERNO E PARLAMENTO…”


     
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    Domenico Di Sanzo per "Il Giornale"

     

    SERGIO BATTELLI SUL SITO DELLA CAMERA SERGIO BATTELLI SUL SITO DELLA CAMERA

    Subito dopo la sua riconferma a capo della commissione Politiche europee di Montecitorio si è riaccesa la polemica sul curriculum e il titolo di studio. Ma per il deputato grillino Sergio Battelli non è una novità. Infatti era stato già bersaglio di ironie l'anno scorso, alla prima elezione come presidente di commissione, a inizio legislatura con la nomina a tesoriere del gruppo del M5s alla Camera e nel 2013, appena approdato in Parlamento.

     

    La miccia sono i soldi del Recovery Fund, e il ruolo che dovrà avere la commissione parlamentare guidata da Battelli nella delicata partita dell'utilizzo dei fondi europei. Ed ecco che in rete il cv diventa subito virale. Perché il parlamentare ligure, originario di Varazze, non ha mai preso il diploma. La sua unica esperienza di lavoro è stata quella di commesso in un negozio di animali per dieci anni.

    POST SU FACEBOOK SUL CURRICULUM DI SERGIO BATTELLI POST SU FACEBOOK SUL CURRICULUM DI SERGIO BATTELLI

     

    Online fioccano gli articoli e i post sul «grillino con la terza media che gestirà i soldi del Recovery Fund». Si sprecano gli sfottò. Da «non sono molti quelli che possono dire di aver passato 10 anni a pulire gabbiette di criceti» a «non ho più parole, ma sospiri e un lacrima che scende all'inumazione della defunta Italia».

     

    C'è chi considera «un'oscenità che incarichi di enorme responsabilità siano nelle mani di semi analfabeti». E Battelli risponde, con un lungo post pubblicato sui suoi social network. Parla di «articolacci, post social e commenti pieni di insulti che stanno circolando in queste ore e che mi riguardano».

     

    SERGIO BATTELLI SERGIO BATTELLI

    Poi ridimensiona il suo ruolo nella gestione dei denari dell'Europa: «Dire che è tutto nelle mie mani mi lusinga ma è un'enorme fake news, non è ovviamente il presidente di una singola commissione parlamentare a occuparsi del Recovery Fund ma governo e Parlamento». Quindi ripercorre brevemente la sua storia: «Non ho mai nascosto di non aver terminato la scuola superiore (mi sono fermato al quarto anno) per un grave problema di salute».

     

    In passato era stato lo stesso Battelli a spiegare di aver perso quasi due anni a causa della sua malattia, un tumore ai polmoni diagnosticato e operato solo dopo «mille mila giri tra ospedali, cure e dottori». Per quanto riguarda l'abbandono della scuola dice: «Sicuramente è stato un errore, ma chi mi conosce bene sa che ho sempre continuato a studiare e a lavorare onestamente».

    SERGIO BATTELLI SERGIO BATTELLI

     

    Considerato da sempre vicino all'ex capo politico Luigi Di Maio, negli ultimi mesi si è avvicinato al premier Giuseppe Conte. È stato uno dei pochi parlamentari pentastellati ad aver espresso una posizione possibilista sull'utilizzo del Mes, facendo discutere i suoi colleghi all'interno del gruppo. È nota la sua passione per la musica. Ha suonato per anni nella rock band ligure Red Lips e l'anno scorso ha realizzato un disco, intitolato «Fall in Love».

     

    SERGIO BATTELLI SERGIO BATTELLI

    Otto canzoni in inglese e due in italiano, di cui una dedicata alla città di Genova, disponibili anche sulla piattaforma musicale Spotify. Alla Camera se lo ricordano ancora con la giacca nera slim fit e la t-shirt gialla fosforescente con tanto di smile con cui si era presentato all'elegante mensa di Montecitorio in un lunedì di giugno del 2019. «È giusto iniziare al meglio con uno smile», aveva scherzato Battelli in quell'occasione. E allora meglio riderci su.

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