Massiah e Bazoli
«Apprezzo grandemente la professionalità e l'indipendenza dimostrata dal tribunale di Bergamo che ha emesso questa sentenza, che fa onore alla magistratura. Resta però inaccettabile che la vita di incensurati cittadini e stimati professionisti e imprenditori sia stata sconvolta per sette anni da una vicenda giudiziaria basata su un'accusa totalmente infondata». Il banchiere Giovanni Bazoli affida a una nota la sua reazione alla sentenza di assoluzione da tutte le accuse, nel processo Ubi.
Bazoli e Victor Massiah
C'è dell'emozione al telefono con il suo avvocato Stefano Lojacono, che lo ha difeso con Guido Carlo Alleva. «Ha sempre avuto fiducia nella magistratura, ma la preoccupazione c'era - ammette Lojacono -. Per il pm, era l'imputato principale, quindi ora è il principale assolto». Per Bazoli, il pm Paolo Mandurino aveva chiesto la condanna più alta, a 6 anni e 2 mesi, tolti 6 mesi per l'illecita influenza sull'assemblea di Ubi del 20 aprile 2013 ormai prescritta.
Il collegio del presidente Stefano Storto è entrato nel merito, assolvendolo da questa seconda ipotesi «per non aver commesso il fatto», oltre che per l'ostacolo alla vigilanza «perché il fatto non sussiste». Dunque, hanno stabilito i giudici (a latere Maria Beatrice Parati e Andrea Guadagnino) non c'è stato alcun patto segreto tra l'associazione bergamasca Amici di Ubi e la bresciana Associazione Banca lombarda piemontese, per gestire la governance di Ubi.
bazoli
Dopo 3 anni di processo e oltre 60 udienze, è stato assolto dall'ostacolo alla vigilanza anche l'ex consigliere delegato Victor Massiah, che per illecita influenza è stato prosciolto per prescrizione. L'unico condannato dei 31 imputati è Franco Polotti, ex presidente del Consiglio di gestione, per una vicenda marginale legata a dei finanziamenti di Ubi.
Assolto da entrambe le accuse Andrea Moltrasio, ex presidente del Consiglio di sorveglianza che guidò la lista 1 vincitrice, nel 2013, finita sotto la lente della Gdf. Secondo il pm il risultato venne truccato con le deleghe in bianco, ma per le difese si sarebbe dovuto indagare anche sulle liste concorrenti.
ubi - Victor Massiah, Letizia Moratti e Andrea Moltrasio
«Sono terminati 7 anni di sofferenze, una pena per chi si sente innocente», è il commento di Moltrasio. Assolto Emilio Zanetti, ex presidente del Consiglio di gestione. «Questo è l'unico processo per ostacolo alla vigilanza che non ha rilievi patrimoniali», fa notare l'avvocato Filippo Dinacci che lo difende con il collega Giuseppe Bana. È anche un processo in cui Consob si è costituita parte civile, ma la Banca d'Italia no.
Esce assolta pure la banca, dalla responsabilità amministrativa: «Il tribunale ha riconosciuto il difetto di interesse dell'ente». Per l'avvocato Francesco Centonze, difensore con i colleghi Paola Severino e Fabio De Matteis, «il miglior risultato per la banca». E il procuratore Antonio Chiappani: «Le sentenze non si commentano, o si accettano o si impugnano».
ANDREA MOLTRASIO
BAZOLI GROS PIETRO MESSINA