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    BELGI MA NON IMPOSSIBILI - I NOSTRI PROSSIMI AVVERSARI NEI QUARTI DELL’EUROPEO, PRIMI NEL RANKING FIFA, NON HANNO UNA DIFESA INESPUGNABILE E RUOTANO INTORNO A LUKAKU, CHE CONTRO CHIELLINI E BONUCCI HA SEMPRE SOFFERTO NEI VARI INTER-JUVE - INCOGNITA INFORTUNI PER DE BRUYNE ED EDEN HAZARD...


     
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    Fabio Licari per "La Gazzetta dello Sport"

     

    ronaldo lukaku ronaldo lukaku

    Brutta bestia il Belgio, ma non insuperabile. Devi capire come prenderlo. Il Portogallo ha sicuramente sbagliato i tempi, come gli è successo spesso in questo Europeo, mentre l'Italia sa gestirsi molto meglio.

     

    Ronaldo e compagni troppe volte sono stati costretti a recuperare dopo una falsa partenza, anche se il gruppo impossibile ha complicato la vita e li ha obbligati a sprecare energie.

     

    LUKAKU E DE BRUYNE ESULTANO LUKAKU E DE BRUYNE ESULTANO

    Ieri prima si sono chiusi con le barricate. Una volta preso il gol, però, hanno cambiato formula, attaccando generosamente ma senza grandi idee, e diventando pericolosi solo nel finale: un assedio al Belgio ormai stremato ma sempre temibile in contropiede. Un ultimo quarto d'ora vibrante, tardivo, ma interessante da studiare per Mancini. Perché ha spiegato qualche debolezza dei nostri rivali.

     

    lukaku lukaku

    L'Italia è una squadra molto più regolare del Portogallo, con una strategia di gioco meno casuale o affidata ai singoli. Può farcela se non la mette sulla fisicità, con quella difesa di stangoni, ma sulla velocità, le palle basse, i dribbling, come fa nelle giornate migliori. Muovendosi con le giuste misure. La difesa dovrà evitare quei due cortocircuiti che con l'Austria potevano costare caro.

     

    lukaku lukaku

    L'asticella della sfida si alzerà ancora. C'è però un'incognita non da poco a carico dei nostri rivali: De Bruyne e Hazard, i migliori, sono usciti per problemi fisici.

     

    Oggi è presto per dire se recupereranno o meno. Quello di Hazard è un problema muscolare che allarma, anche per De Bruyne bisognerà aspettare. Ma il Belgio senza quei due è un'altra storia perché finisce con l'isolare Lukaku. La manovra scorre poco fluida e spesso si affida a lancioni per l'interista.

     

    I GIOCATORI DEL BELGIO DOPO UN GOL I GIOCATORI DEL BELGIO DOPO UN GOL

    Diversamente dal Portogallo, il Belgio sa da subito che cosa vuole. Squadra consapevole della sua forza, prima nel ranking Fifa, entra sempre in campo per risolvere la situazione con un possesso non esagerato e una squadra non alta, ma che sa partire in velocità sulle spalle di Lukaku e sfruttare i punti deboli dei rivali. Non si sbilancia, sa attendere.

     

    I GIOCATORI DEL BELGIO I GIOCATORI DEL BELGIO

    Il punto di forza è naturalmente il tridente d'attacco. Nel 3-4-2-1 di Martinez, le posizioni sono fisse tranne quelle di Lukaku e De Bruyne. L'interista parte al centro, con De Bruyne a destra, ma in fase di copertura spesso i due si scambiano di posto, mentre Hazard arretra un po', quasi affiancando il fratello Thorgan, e disegnando un 3-5-2 che pende a sinistra.

     

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    Alle loro spalle la coppia mediana Witsel-Tielemans ha compiti più difensivi, anche se uno dei due si sgancia, perché deve equilibrare la spinta sulle fase. A destra Meunier sembra a volte incosciente, ma le sue corse possono "spaccare". A sinistra T. Hazard è meno appariscente ma più nel gioco e soprattutto vede la porta.

     

    Il punto debole sembra la difesa, agguerrita, potente, ma che potrebbe subire i colpi di un'Italia che vada all'attacco in massa. Il problema però è scoprirsi. Se contro Svizzera e Turchia potevamo permetterci Bonucci e Chiellini alti, già con l'Austria, Arnautovic e Sabitzer la storia è cambiata. Però i precedenti tra Juve e Inter insegnano che Lukaku ha sofferto sempre la morsa dei due centrali bianconeri.

     

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    Chiellini, con la sua aggressività, gli ha impedito di andare dritto in porta ma anche di girarsi per fare la sponda. Con tutto il rispetto per Acerbi, recuperare il capitano sarebbe il primo punto a favore. In realtà il Belgio non ha una precisa debolezza, è un collettivo compatto: se l'attacco perde colpi la difesa ne risente, e viceversa.

     

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    A centrocampo rischiamo però l'inferiorità contro il quadrilatero belga disegnato spesso come un "WM" o sistema: Witsel-Tielemans bassi, Hazard-De Bruyne offensivi. De Bruyne andava a schermare Palhinha, il centrale portoghese, a inizio azione. Facile immaginare che, se gioca, andrà lui su Jorginho. Verratti o Locatelli (il secondo play) potrebbero scontrarsi con Tielemans, mentre Pessina o Barella (l'incursore) affrontare Witsel.

     

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    Contro questa mediana, l'atalantino potrebbe dare più equilibrio. A sinistra la speranza è che Spinazzola mandi fuori giri Meunier, mentre a destra s'è capito che lasciare uno spiraglio a T. Hazard significa liberarlo al tiro.

     

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    In attacco Insigne e Chiesa (o Berardi), palla a terra, sembrano in vantaggio su Alderweireld e Vertonghen, ma al centro Immobile o Belotti non possono permettersi gli ultimi errori. Isolare Lukaku e abbassare le fasce si può: dopo il Portogallo, il Belgio forse fa un po' meno paura.

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