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    TENGO CUORE PARACULO - BELGIO-RUSSIA-SVIZZERA, COSA C'E' DIETRO LA TOURNEE DI DEPARDIEU ALLA RICERCA DEL PARADISO (FISCALE) PERDUTO? - NON SOLO FILM, ESPORTAZIONE DI VINI, PUBBLICITA' PER KETCHUP E BANCHE, MA UN GRANDE SHOW CONTRO HOLLANDE E UN MEGA SPOTTONE PER PUTIN, CHE ABBASSANDO LE TASSE HA RIVOLUZIONATO IL FISCO IN RUSSIA (UN SISTEMA "DI ESEMPIO PER TUTTI", LO DICE IL FMI, E A MOSCA SI EVADE MENO CHE IN ITALIA)…


     
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    Michele Masneri per "Il Foglio"

    Il passaporto russo nuovo di zecca di Gérard Depardieu è stato già timbrato. Ieri l'attore sessantaquattrenne che sta suscitando forti critiche per le sue proteste contro l'aliquota-monstre voluta dal presidente della Repubblica francese François Hollande - il 75 per cento sulla parte del reddito eccedente il milione di euro - ha ricevuto il suo nuovo documento dalle mani del presidente russo Vladimir Putin e subito l'ha utilizzato per espatriare a Zurigo.

    PUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEU

    Il viaggio in Svizzera pare l'ultima tappa nella forsennata tournée anti tasse del cineasta. "Depardieu è partito domenica sera per Zurigo per assistere alla cerimonia del Pallone d'oro", dice un portavoce del governo di Saransk, la capitale del piccolo stato della Mordovia, 700 chilometri a est di Mosca, dove Depardieu è stato in visita nelle ultime ore, poiché "la Russia ospiterà i Mondiali del 2017".

    PUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEU

    Oltre il grottesco della vicenda, ci sono però soprattutto i solidi interessi di Depardieu in Russia, e forse un gigantesco e consapevole "Truman Show". Tralasciando la retorica dell'amore per Do- stoevskij, Puskin, Tolstoj, Majakovskij, col sostegno di Putin Depardieu ha girato in- fatti diverse pellicole negli ultimi anni tra cui un "Rasputin" nel 2011 con una cproduzione franco-russa, mentre secondo Libération sono in corso diversi progetti cinematografici in Kazakistan.

    PUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEU

    E la Russia è anche un interessante mercato di sbocco per l'altro business dell'attore, quello dei vini. La sua azienda agricola, Château de Tigné, 70 ettari, 450 mila bottiglie l'anno, esporta il suo Cabernet d'Anjou in Russia dal 2007. In Russia poi Depardieu ha girato spot anche per una banca e un ketchup.

    PUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEU

    Tuttavia oltre gli interessi di bottega pare difficile credere fino in fondo alla storia del cambio di nazionalità. Come spiega al Foglio un avvocato internazionalista con uffici a Mosca, la legislazione russa prevede che per poter utilizzare la tassazione locale è necessario vivere almeno sei mesi sul suolo nazionale.

    Visto che nel frattempo pende anche la richiesta di residenza in Belgio, è più facile immaginare Depardieu residente a un'ora da Parigi, piuttosto che in una dacia sperduta sul Volga. L'intera questione russa potrebbe essere in realtà un grande e variopinto spettacolo planet rio a uso dei media, da parte di due esperti del ramo come Depardieu e Putin. Con interessi convergenti, in questo caso.

    depardieudepardieu

    Il primo utilizzerebbe tutto il clamore di questi giorni (deliranti dichiarazioni sulla democratica Russia, in abito locale) per portare avanti la sua protesta contro la tassazione francese del presidente Hollande; riforma nel frattempo bocciata dal Consiglio di stato francese e ieri massacrata anche da un giornale certo non ostile come il Monde. Putin invece avrebbe la possibilità di realizzare un gigantesco spot a costo zero per un grande successo dei suoi governi, e cioè la riforma fiscale che ha rivoluzionato il sistema russo dal 2001.

    FRANCOIS HOLLANDEFRANCOIS HOLLANDE

    Da quell'anno infatti Mosca ha riordinato un sistema fiscale complicato, con quattro ali- quote diverse, decine di esenzioni, un sistema di riscossioni inutilmente vessatorio e farraginoso di origine stalinista con uno semplice ed efficace. In particolare con una "flat tax" del 13 per cento su tutti i redditi personali. Sistema particolarmente imitato dalle economie in via di sviluppo dell'ex area sovietica: dall'Ucraina (aliquota al 13 per cento), dalla Slovacchia (19 per cento), Romania (16 per cento) Macedonia (12 per cento) e Albania (10 per cento).

    Come sottolinea uno studio del Fondo monetario internazionale di Anna Ivanova, Michael Keen e Alexander Klemm, "Mosca riducendo drasticamente l'aliquota sui redditi personali ha registrato fin da subito una crescita del 46 per cento del gettio, costituendo probabilmente la riforma fiscale più importante degli ultimi anni a livello internazionale".

     

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