Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”
giorgia meloni a cutro
Il ritorno a Roma dopo il Consiglio dei ministri a Cutro non è stato facile. La trasferta in Calabria è andata male per molti motivi, politici, di agenda e persino logistici. Così tra molti collaboratori e fedelissimi della premier si è radicata una convinzione: portare il governo nella cittadina in provincia di Crotone, a oltre dieci giorni dal tragico naufragio, è stato un errore. Da quello sbaglio, poi ne sono scaturiti altri, culminati con l'invito ai parenti delle vittime a Palazzo Chigi, un messaggio riparatorio che ha sortito un effetto contrario.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
Ma appunto, la catena degli errori è partita molto prima e cioè quando la presidente del Consiglio ha deciso, dopo aver tentennato, di non andare a rendere omaggio alle vittime della strage del mar Ionio così come ha fatto Sergio Mattarella. Da lì in poi la gestione della vicenda, ora appare chiaro a molti, è sfuggita di mano alla premier. L'aver organizzato in fretta e furia il Consiglio dei ministri a Cutro ha costretto ad anticipare di molto i tempi della scrittura di un decreto che è stato redatto rapidamente.
antonio tajani giorgia meloni
L'altro punto debole della trasferta in Calabria riguarda la mancata visita ai parenti delle vittime, radunate davanti a un palazzo dello sport a Crotone, né alla spiaggia di Steccato di Cutro dove continuano a approdare i resti umani e materiali di quella strage. Politicamente, poi, questo decreto ha significato un ritorno sulla scena di Matteo Salvini, che in questi primi mesi di governo si era volutamente defilato, con grande soddisfazione degli alleati. […]
francesco lollobrigida alfredo mantovano a cutro