Claudio Rinaldi per il Corriere della Sera
Francesco Bellomo
«Eravamo nella hall di un albergo nel quartiere Eur di Roma, quando ha provato a baciarmi sfiorandomi le labbra, ma io mi sono rifiutata». Rosa Calvi, avvocato di 28 anni, originaria di Cerignola, ha deciso di raccontare per la prima volta quello che ha subito tra ottobre e dicembre 2016, mentre seguiva il corso privato per aspiranti magistrati, tenuto dal Consigliere di Stato Francesco Bellomo. Il docente è finito nella bufera dopo la denuncia del padre di una ragazza che al Corriere ha parlato di «continue vessazioni di carattere anche sessuale».
Perché ha scelto di seguire il corso di Bellomo?
«Perché da varie statistiche risultava quello con il maggior numero di studenti diventati poi magistrati».
Ha fatto richiesta per diventare borsista?
«No, pagai i 2.318 euro previsti per l' iscrizione annuale».
Poi però ottenne la borsa.
dopo i seminari di francesco bellomo
«Dopo le prime lezioni di ottobre era previsto che ogni studente svolgesse un compito, valutato personalmente dal consigliere. Quando mi arrivò la correzione, il mio tema valeva undici e mezzo, abbastanza poco. Nonostante questo, dopo pochi giorni, mi arrivò una mail dalla segreteria della società Diritto e Scienza nella quale risultavo tra le candidate per la borsa di studio».
Cosa accadde al colloquio?
«Bellomo aveva individuato sette candidate, poi rimanemmo in tre. E fu in quel momento che per la prima volta vidi tutto quello che prevedeva il contratto da borsista. Sul sito web infatti c' era il regolamento con diritti e doveri, ma mancava la parte in cui veniva affrontato il codice di condotta e il dress code femminile. Ci diede 15 minuti per esaminare il contratto e poi scelse me, dandomi appuntamento al giorno dopo per la firma».
rosa calvi
Cosa prevedevano il codice di condotta e il dress code?
«Clausole assurde come la numero 2 che imponeva di "mantenere una posizione di distacco rispetto ai comuni allievi" o la numero 3 che ordinava addirittura di non poter "mantenere o avviare relazioni intime con soggetti con un quoziente intellettivo più basso di 80/100". Mi sembrò eccessivo in particolare per l' obbligo di minigonna per gli "eventi mondani", ma decisi di affrontare comunque il colloquio il giorno dopo. Ero fiduciosa perché avevo a che fare con un magistrato, un Consigliere di Stato...».
Il colloquio come andò?
«Mi chiese della mia vita privata: quanti fidanzati avevo avuto e cosa facevano. E disse che se decidevo di accettare avrei dovuto perdere 5 chili entro marzo. Poi mi guardò in viso: "Hai le borse sotto gli occhi, con un paio di punturine risolviamo la situazione"».
DRESS CODE DEI CORSI FRANCESCO BELLOMO
E poi?
«Subito dopo provò a baciarmi. In un attimo mi sfiorò le labbra e io lo evitai. Rimasi pietrificata. Andai via lasciandolo lì, nella hall dell' albergo».
Dopo cosa successe?
«Di lì in poi cominciò a contattarmi con sms e chiamate, proponendomi di seguire il suo corso il weekend successivo a Milano. Accettai perché non potevo credere che un magistrato potesse comportarsi in quel modo, ma quando mi parlò delle prove che dovevo affrontare per l' addestramento speciale, cambiai subito idea e decisi di non partire».
Di che prove parla?
«Erano previste prove speciali come andare in Ferrari con lui ad alta velocità o passeggiare in una via di locali e scegliere il migliore. Mi sembrarono cose assurde e decisi di restare a Roma».
Come la prese?
«Male. Arrivò persino a dirmi che così sarei rimasta nella mia vita mediocre».
Perché ha deciso di parlare solo ora?
«Sogno di diventare magistrato da quando avevo 8 anni. Mettermi contro un Consigliere di Stato avrebbe potuto precludere per sempre il mio futuro. Poi ho visto la denuncia del padre della ragazza: ho pensato che non poteva rimanere una voce isolata. Non siamo noi a doverci vergognare».
francesco bellomo ai seminari con canotta bianca e giacca di pelle dopo i seminari di francesco bellomo 2 dopo i seminari di francesco bellomo dopo i seminari di francesco bellomo francesco bellomo