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1 – ECCO GLI SMS CHE LE BORSISTE "INNAMORATE" INVIAVANO AL MAGISTRATO FRANCESCO BELLOMO: “È STATO SPLENDIDO FARE L'AMORE QUESTI GIORNI. BUONANOTTE MIO SUPERUOMO”, “TU NON HAI UNA DONNA. TU NE HAI CENTINAIA, IO SONO STATA UNA DI QUELLE. E ANCORA CONTINUA L'UMILIAZIONE DI ESSERE PESCATA DAL FOLTO GRUPPO” – (DAGOSPIA DEL 18 FEBBRAIO 2020)
dopo i seminari di francesco bellomo 2
2 – «QUANDO ENTRO TI INGINOCCHI E MI CHIEDI DI PERDONARTI» RICORDI E INCUBI DELLE VITTIME
Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
«Una sberla». Così una delle presunte vittime dei «maltrattamenti» di Francesco Bellomo, ha accolto la notizia del nuovo arresto. «Mi ha riportato indietro di tre anni. Non è facile», ha confidato a un' amica, spiegando come «ogni volta che c' è una notizia sull' inchiesta si rinnova un combattimento tra la mia parte razionale e quella emotiva. Quella razionale è contenta. L' altra invece mi fa ripiombare in uno stato di ansia».
il pm davide nalin
Non è l' unica ad aver denunciato danni che le terapie non riescono ancora a far superare. Anche per questo alcune delle ex borsiste citate nell' ordinanza di custodia cautelare, Alessia Jacopini, Emanuela Carrabotta e Daniela Zappella, non si sono costituite parte civile. Due sono già magistrate. Le altre hanno preferito cambiare vita. Leggendo le carte si capisce perché.
dopo i seminari di francesco bellomo
Molte le vessazioni descritte dalle ragazze, che secondo il procuratore aggiunto di Bari, Roberto Rossi - che assieme al sostituto Chimienti ha chiesto il rinvio a giudizio di Bellomo e dell' ex pm Davide Nalin - configurano il reato di «maltrattamenti» (per il Riesame è stalking) e, per una di loro, estorsione (per il Riesame minaccia aggravata).
dopo i seminari di francesco bellomo
Un metodo confermato da decine di ex corsiste ascoltate nelle tre inchieste aperte su Bellomo (Milano ha archiviato, a Piacenza si attende la sentenza: l' ex borsista ha ritirato le accuse a Bellomo, ma una perizia le confermerebbe).
Per molte andò così. Bellomo passava dalla didattica a una relazione «sentimentale». Poi scattava il «controllo, l' imposizione, la denigrazione, l' offesa del decoro e della dignità», la pretesa di «comportamenti di assoluta dedizione» il controllo dei social nel timore di relazioni con altri.
francesco bellomo ai seminari con canotta bianca e giacca di pelle
Persino una ceretta alle 18:45 insospettiva Bellomo: «Si fa quando si mostrano le gambe, cosa che sarebbe accaduta tra 9 giorni», contesta a una ragazza.
Nel rapporto didattico-amoroso c' era spazio per ricatti morali: «Non è normale che rientri a mezzanotte il giorno prima della tua prima udienza.
Non autorizzerò più uscite serali. Mentre attendevo che ti facessi viva mi sono fatto una lesione al pettorale. Questo significa avere a fianco un animale. Tu lo sei. È la riprova del tuo Dna malato».
francesco bellomo 5
C' erano gli avvertimenti a chi voleva mollarlo: «Gli aiuti sono terminati, adesso la tua carriera la fai da sola e dubito che riesca. Prendi tutti i vestiti, cappotti compresi, e spediscili. Non mi faccio restituire i soldi perché sei una pezzente. Al concorso Tar non accederai neppure».
E c' erano le umiliazioni: «Non voglio rovinare anni di lavoro senza darti una chance. Venerdì sera, quando entro in stanza, ti metti in ginocchio e mi dici "ti chiedo perdono, non lo farò mai più"». A Roberta Rei delle Iene, Daniela Zappella dichiarò: «Non mi sentivo così attratta da lui, ma non riuscivo a dire di no».
il pm davide nalin
Uscire indenni era impossibile. Una ragazza confida a un' amica di aver firmato «un contratto di schiavitù sessuale» e di essere stata punita per aver violato una delle clausole. La punizione era finire sulla rivista «scientifica» della Scuola dove si «pubblicavano dettagli intimi sulla vita privata». E la borsista dice: «Sono terrorizzata dalla reazione.. mi stanno facendo paura...non vogliono lasciarmi andare». Poi c' era la richiesta di fotografie. Una borsista riferisce a un' amica: «Mi vergognavo di quelle foto che sono stata costretta a mettere su Facebook, mi facevo schifo da sola e mi sentivo messa in vendita».
Se le foto non arrivavano, riferiscono le ragazze, era il pm del «pool reati sessuali» di Rovigo, Nalin, a sollecitarle. Lo stesso delegato a svolgere indagini sulla sanzione da comminare quando Bellomo si «faceva raccontare dettagli della vita intima definendoli disgustosi e contrari ai principi che avrebbe dovuto rispettare».
Bastava un like su Facebook per essere spiata da Nalin e definita «scientificamente una prostituta» da Bellomo. Se tentavano di cancellare il profilo Nalin glielo faceva ripristinare. E quando una borsista se ne andò, «Bellomo tramite Nalin ingaggiò una corsista come intermediaria facendole credere che l' amica subisse minacce». Lei non riuscì e venne cacciata dal corso. Per essere riammessa, scrivono sempre i pm, dovette «svolgere il ruolo di infiltrata inviando ai due gli screenshot dei profili» della ragazza in fuga. Saranno il Tar e il Csm a decidere se i due, dopo ciò, potranno rivestire la toga.
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