TRUCCANO LE CARTE SUL DIRITTO A DIFENDERSI
maurizio belpietro
Maurizio Belpietro per “la Verità”
Confesso: sono un accanito lettore dei libri di Gianrico Carofiglio. I gialli dello scrittore pugliese mi divertono e mi rilassano. A leggerli ho cominciato 15 anni fa, quando se li faceva stampare da Sellerio, l' editore tanto caro a Leonardo Sciascia. Tuttavia, mentre apprezzo le storie che hanno per protagonista l' avvocato Guido Guerrieri del foro di Bari, un tipo un po' solitario e ben pensante che scarica i nervi prendendo a pugni un sacco appeso in salotto, un po' meno mi convincono le tesi politiche dell' ex magistrato ed ex parlamentare del Pd Gianrico Carofiglio.
L' altra sera mi è capitato di incontrarlo in tv, durante la trasmissione che su Rai 3 conduce Bianca Berlinguer. L' argomento della discussione era la sicurezza e prendeva spunto dalla vicenda di Casaletto Lodigiano, dove un ristoratore, Mario Cattaneo, durante un furto nella sua osteria ha ucciso uno dei ladri. Il confronto, moderato dall' ex direttrice del Tg3, era tra Gad Lerner e me, ma Carofiglio, una volta chiamato in causa, ha subito spalleggiato l' ex conduttore di Profondo Nord.
gianrico carofiglio
La tesi più volte ribadita è che l' allarme sicurezza sia sostanzialmente infondato e a generarlo sia soprattutto la cattiva informazione. Colpa nostra, mia e di qualche mio collega, se, svegliati nel cuore della notte da malintenzionati che hanno forzato la porta di casa e minacciati, gli italiani sparano. Colpa di trasmissioni tipo Dalla vostra parte, appuntamento quotidiano che conduco su Rete 4, in cui spesso vengono mostrate le vittime di rapinatori violenti, se gli italiani sparano.
Sia Lerner che Carofiglio hanno spiegato che in realtà i reati nel nostro Paese sono inferiori a quelli di altri. Meno omicidi, meno rapine, meno furti. Dunque, era la loro opinione, non c' è nessun motivo di allarmarsi e di armarsi. Ho tentato ovviamente di spiegare che, a prescindere dalle statistiche in fatto di delitti e assalti agli uffici bancari, a spaventare l' opinione pubblica sono le rapine in casa, molte delle quali così cruente da terrorizzare intere zone della provincia.
gianrico carofiglio
Tuttavia, nonostante abbia richiamato alla memoria vari episodi in cui le vittime, cioè i rapinati, quasi sempre inermi, ci hanno lasciato la pelle, non c' è stato verso. Più dell' elenco di persone uccise e gravemente ferite, Lerner e Carofiglio erano colpiti dalla fucilata che aveva fatto secco il ladro di Casaletto Lodigiano. Il senso era il seguente: vedi, se dici alla gente che ti entrano in casa e di rompono la testa, poi alla fine le persone si armano e sparano a chi gli ha fregato due stecche di sigarette.
GAD LERNER
Carofiglio ha spiegato il fenomeno con una dotta dissertazione, citando l' euristica della disponibilità, ovvero il fenomeno che genera una suggestione. In pratica: se ricevi un' informazione distorta, poi hai una percezione sbagliata della realtà.
Se ti dicono che ti entrano in casa, poi tu spari e diventi un giustiziere a tuo rischio e pericolo. Sottinteso: finendo per ammazzare anche chi non dovresti ammazzare, per esempio un ladro di sigarette.
Bella e suggestiva tesi, che però è priva di fondamento.
Osteria dei Amis - il titolare Mario Cattaneo
Semmai l' informazione distorta che genera una suggestione è quella che tenta di accreditare l' idea che l' Italia sia diventata una terra di pistoleros che si fanno giustizia da sé. Niente di più falso. A scorrere le notizie dell' ultimo anno si rintracciano infatti tra le pagine dei giornali molte persone che sono state uccise durante le rapine nella loro abitazione. Solo lo scorso anno, ce n' è stata quasi una al mese e senza distinzione fra Nord e Sud. E quanti sono stati i ladri stecchiti dai «giustizieri della notte»?
Molti meno di quanti si ritiene. Dunque dov' è l' allarme?
Non solo, ma se si dà uno sguardo agli ultimi episodi di cronaca che hanno visto ladri e rapinatori uccisi mentre cercavano di portare a termine il loro crimine, alla fine i giudici hanno ritenuto che le vittime, cioè i rapinati che avevano reagito, lo avessero fatto per legittima difesa e dunque dovessero essere assolti. È capitato con Graziano Stacchio, il benzinaio che a Ponte di Nona sparò a un rom.
mario cattaneo osteria amis
È accaduto con Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio che uccise il ladro entratogli in casa in piena notte. Assolto pure Rodolfo Porciani, l' orefice che reagì alla rapina nella sua villetta. Mandato libero da ogni accusa il tabaccaio Franco Birolo di Civé, che fece secco il ladro.
Ripeto, dove sta l' allarme se quattro persone accusate di omicidio volontario o di eccesso di legittima difesa, poi sono state prosciolte perché hanno reagito rispettando la legge?
rapina in gioielleria sventata da stacchio
Sapete che c' è? Di euristica della disponibilità sono vittime persone come Lerner e Carofiglio, che a forza di leggere alcuni giornali e guardare alcune trasmissioni, si fanno suggestionare dalla cattiva informazione. Sveglia, in Italia non ci sono i giustizieri della notte. Semmai siamo carenti di giustizia.
GRAZIANO STACCHIO