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Maurizio Belpietro per “la Verità"
Come sempre accade, quando si vara una manovra finanziaria, il governo tende a enfatizzare le promesse e a nascondere le fregature. Con il pacchetto di misure deciso l' altra notte dal Consiglio dei ministri, l'abitudine è confermata. Così il ministro Roberto Gualtieri ha potuto annunciare alla stampa più soldi in busta paga, più investimenti e perfino un pacchetto famiglia: prendi tre e non paghi niente. Un' operazione di alta magìa.
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In realtà a pagare saranno i soliti italiani, ossia coloro che non evadono le tasse, perché il pacco sorpresa dell' esecutivo, e lo capisce anche un bambino, non è gratis. Come abbiamo già spiegato, se si spendono 30 miliardi, 23 dei quali in realtà sono usati per tappare un buco di bilancio lasciato in eredità dai precedenti governi (le famose clausole di salvaguardia che avrebbero portato a un rincaro dell' Iva), è evidente che restano 7 miliardi e con questi certo non si possono regalare gli asili nido alle coppie, tagliare il cuneo fiscale a milioni di italiani, aumentare le pensioni e finanziare opere pubbliche. Da qualche parte la fregatura ci dev' essere. E infatti nella manovra giallorossa, che a dire il vero è soprattutto rossa perché è finanziata in gran parte con i debiti, di sòle ne sono nascoste un certo numero, che proviamo a elencare.
cedolare secca
Cominciamo dalla stangata sulle abitazioni e sugli affitti. Dopo aver giurato che la casa non sarebbe stata toccata, all' improvviso è comparso un aumento dell' imposta ipotecaria e catastale, che senza preavviso verrebbe triplicata, passando da 50 a 150 euro. Un gioco che ovviamente andrà a ricadere su chi compra casa, tassando i trasferimenti immobiliari e colpendo un mercato che dai tempi delle stangate di Mario Monti non può certo essere considerato florido.
Per rimanere al mattone, il governo Conte ha deciso di spremere soldi anche dalle tasche di chi affitta casa, aumentando del 25% la cedolare secca su chi dà in locazione un immobile a canone concordato. L' aliquota passerà dal 10 al 12,5%, a carico di chi affitta a prezzo calmierato e non a mercato libero. Una mossa che rischia di avere un doppio risultato.
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Innanzitutto, chi dà in uso un appartamento sarà spinto a farlo senza dichiararlo, cioè in nero, concordando uno sconto con l' affittuario, perché è evidente che se la cedolare secca ha reso conveniente dichiarare il canone, se si aumentano le tasse la convenienza diminuisce. Secondo risultato: il proprietario di immobili sarà invogliato ad affittare a prezzo di mercato e non a equo canone, perché è vero che così pagherà una cedolare più alta, ma anche il canone sarà maggiore. Le operazioni fregatura non sono finite qui, perché l' esecutivo ha in serbo l' accorpamento dell' Imu e della Tasi, ovvero delle tasse sulla casa e sui servizi.
affitti cedolare secca
L' operazione, secondo il ministero dell' Economia, sarà a saldo zero, ma è assai probabile che alla fine la rimodulazione sarà a scapito del contribuente, perché quando c' è di mezzo il fisco, se cambiano i parametri, il risultato non è mai invariato. E fin qui siamo alla casa, ma con la manovra si preannunciano altre sorprese, a cominciare dalle misure contro i mezzi inquinanti.
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Per favorire la difesa dell' ambiente si colpiranno gli autoveicoli che inquinano di più, togliendo le agevolazioni sul gasolio per gli autotrasportatori e rendendo impossibile il rimborso chilometrico per chi disponga di una vettura fuori dai parametri ambientali. Un salasso che ovviamente si trasferirà non soltanto sui proprietari di veicoli inquinanti, ma soprattutto sui consumatori. Perché se l' autotrasportatore o il commesso viaggiatore devono spendere di più sarà naturale che ricarichino le spese sui clienti.
Spacciato dunque per misura ecologia, il provvedimento si tradurrà in una tassa, magari ecologica, ma pur sempre una tassa.
cannucce di plastica
Proprio come il ventilato intervento sulla plastica, che colpirà i materiali ma in definitiva i consumatori. Senza dire poi del già discusso intervento sulle detrazioni, ovvero sugli sgravi fiscali. Anche in questo caso, cancellando la possibilità di dedurre le fatture del medico, della colf e le spese per i figli, si conseguirà un duplice effetto: di tartassare il solito ceto medio, quello che paga le tasse ma è ritenuto colpevole di non avere uno stipendio da fame, e di invogliare il contribuente a pagare in nero, visto che dal versamento regolare non avrebbe alcun vantaggio. E questo sarebbe il governo che dice di voler combattere l' evasione e promette di recuperare 7,2 miliardi di imposte non pagate. Quando si dice partire con il piede giusto.