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    I PERDENTI IN LIGURIA E I DE VINCENTI A ROMA - BELPIETRO: 'IL SOTTOSEGRETARIO, SE NON CHIARISCE LA SUA POSIZIONE NEL CASO TIRRENO POWER, DOVREBBE DIMETTERSI, VISTA LA GRAVITÀ DEI FATTI: CENTINAIA DI MORTI PER IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME AMBIENTALI'


     
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    Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano

     

    Claudio De Vincenti non è molto noto al grande pubblico. Ogni tanto lo si vede in tv, nei talk show di prima serata, impegnato a spiegare l’inspiegabile, ovvero le scelte di politica economica del governo.

    CLAUDIO DE VINCENTI CLAUDIO DE VINCENTI

     

    Compito difficile, nel quale però credo si sia fatto le ossa: avendo ricoperto il ruolo di sottosegretario allo Sviluppo economico con Monti prima, con Letta poi, infine viceministro e ancora sottosegretario con Renzi, penso che ormai sia rodato nell’illustrare ciò che non c’è. Una cosa però ritengo che gli risulti difficile: spiegare perché da viceministro del dicastero di via XX Settembre intrattenesse rapporti stretti con la Tirreno Power, ossia con una centrale a carbone ex gruppo Cir, cioè De Benedetti.

     

    L’impianto, a Vado Ligure, è finito nel mirino della Procura di Savona con accuse terribili, tra cui spiccano il disastro ambientale colposo, il disastro sanitario colposo e l’omicidio colposo plurimo. In pratica secondo i magistrati l’azienda avrebbe immesso nell’atmosfera fumi e agenti inquinanti senza preoccuparsi della salute dei cittadini, provocando malattie respiratorie a migliaia di persone e la morte di diverse centinaia.

    Claudio De Vincenti ault Claudio De Vincenti ault

     

    Con queste accuse sono finiti indagati in tanti, 86 per l’esattezza, tra i quali l’intera giunta regionale della Liguria, con il governatore Claudio Burlando in testa. Attenzione:fra questi non c’è Claudio De Vincenti.Ciò nonostante il nome del sottosegretario spunta negli atti dell’inchiesta perché, anche se non è accusato di nulla, De Vincenti è indicato come l’uomo che - secondo i carabinieri del Noe, il nucleo ecologico dell’Arma - stava dando una mano ai vertici della Tirreno Power «per aggirare le prescrizioni ambientali» e predisporre «un’ispezione del Csm per bloccare il titolare delle indagini».

     

    Testuale. Da tener presente che, secondo i militari della Benemerita, al ministero dello Sviluppo economico si stava preparando una leggina da far firmare al ministero dell’Ambiente per sanare tutte le pendenze della centrale. Una norma ad hoc che sarebbe stata scritta «direttamente da quelli là» per favorire l’azienda e che, due dirigenti del ministero dell’Ambiente,intercettati dai militari, definirebbero «una porcata», tale da far sentire i due funzionari con «le mani sporche di sangue». Le microspie registrano le seguenti frasi di chi dovrebbe vigilare sulla salute dei cittadini: «Mi sputerei in faccia da solo», «Ho i conati» e via di questo passo.

     

    MATTEO RENZI CLAUDIO DE VINCENTI MATTEO RENZI CLAUDIO DE VINCENTI

    Il direttore della Tirreno Power, non sapendo di essere ascoltato, invece fa il nome di De Vincenti a proposito di un esposto al Csm da presentare contro i magistrati,ovviamente per fermarne le indagini. Ribadisco, De Vincenti non è indagato, mentre in tanti lo sono (politici regionali sospettati di aver chiuso gli occhi di fronte al disastro, funzionari del ministero dell’Ambiente, vertici del gruppo De Benedetti, etc etc), ciò nonostante il sottosegretario dovrebbe spiegare perché nelle carte dell’inchiesta si faccia il suo nome.

     

    Non basta dire che se non c’è un avviso di garanzia non c’è nulla di cui parlare. Qui ci sono di mezzo 427 morti sospette. E ci sono più di 400 bambini finiti in ospedale, cui si aggiungono oltre duemila adulti con problemi respiratori. Insomma un sacco di gente che forse una spiegazione da De Vincenti se l’aspetta.

    ANDREA MANGONI ANDREA MANGONI

     

    Come mai il sottosegretario parlava tanto con i vertici di Tirreno Power e con il braccio destro degli affari istituzionali del gruppo De Benedetti? Che cosa si dicevano? È vero che lui, l’economista prestato alla politica,ad un certo punto ha suggerito ai dirigenti della centrale a carbone una soluzione per aggirare la legge? E davvero, alla notizia dell’apertura di un’inchiesta della Procura di Savona, lui - De Vincenti - ha tirato fuori dal cappello l’idea di fare un esposto contro i magistrati per indurli a mollare la presa sull’azienda?

     

    Domande precise, che richiederebbero risposte altrettanto precise. Anche perché in molti credo pensassero che al ministero dello Sviluppo economico ci si occupasse di come far nascere nuove imprese e non di come mantenerne una che invece rischia di far morire le persone per avvelenamento.

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    Se poi si considera che proprio recentemente il viceministro è stato promosso e dal ministero di via XX Settembre ha traslocato a Palazzo Chigi, prendendo il posto di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ufficio da cui transitano tutti i dossier più scottanti su cui il governo deve decidere, la risposta è ancor più urgente. Può stare al fianco di Matteo Renzi uno che suggeriva a un’azienda sotto inchiesta come aggirare le norme ambientali?

     

    centrale TIRRENO POWER VADO LIGURE centrale TIRRENO POWER VADO LIGURE

    Ovviamente no. Dunque urge chiarimento, operazione che forse sarà più complicata di quelle in cui il sottosegretario si è specializzato in questi anni, ovvero rappresentare bene le varie manovre dei governi della stangata. Ps. In caso di mancata spiegazione, un’altra operazione è possibile: dimettersi.

     

     

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