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(ANSA) - Spunta il sospetto dell'inganno e l'ombra della spregiudicatezza, se non della truffa in piena regola, dietro la favoletta dell'imprenditore 'amico dei poveri' promossa da un idraulico britannico, James Anderson, fondatore di successo di un'azienda "sociale" di riparazioni a domicilio denominata Depher.
Storia che aveva fatto breccia sui media del Regno e sul web, sostenuta da un'insistente campagna di pr a partire dal 2019, contribuendo alla nascita di un'attività beneficenza parallela all'impresa; ma che un'inchiesta della Bbc mette ora pesantemente in dubbio.
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Secondo l'inchiesta, nella realtà dei fatti Anderson - ribattezzato dalla stampa popolare "l'idraulico più gentile della Gran Bretagna" - avrebbe falsificato le immagini di alcune delle centinaia di vicende benefiche raccontate, utilizzato foto e dati di clienti vulnerabili senza consenso e dirottato per l'acquisto di una casa o di una sua automobile parte dei milioni di sterline raccolti fra la gente grazie alla nomea creata attorno alla Depher.
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L'interessato - autopromossosi ancora nei giorni scorsi sui media con la promessa di un
servizio di riparazioni gratuite in casa di un'anziana malata terminale - ha da parte sua negato alcune accuse; ma ha ammesso d'aver "fatto degli errori". L'azienda, basata a Burnley, nel nord deindustrializzato dell'Inghilterra, rivendica comunque di avere coperto in questi anni, con l'aiuto delle donazioni ricevute, un certo numero di pasti gratis e bollette del gas o dell'elettricità per conto di clienti e persone bisognose.
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