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    BENETTON SENZA SOSTA - MENTRE STA PARTENDO L’OPA SU ATLANTIA, LA HOLDING “EDIZIONE” STA PENSANDO DI FONDERE AUTOGRILL CON LA SVIZZERA “DUFRY”, PER CREARE UN COLOSSO DEL COMMERCIO DEDICATO A CHI VIAGGIA DA 6,5 MILIARDI DI EURO - LE NOZZE TRA I DUE GRUPPI ERANO GIÀ IN AGENDA DA TEMPO, PRIMA CHE LA PANDEMIA FERMASSE TUTTO. ORA CHE APPAIONO TORNATE DI ATTUALITÀ, LA BORSA LE PROMUOVE…

     


     
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    Francesco Spini per “la Stampa”

     

    il primo video di alessandro benetton da presidente di edizione 1 il primo video di alessandro benetton da presidente di edizione 1

    Con l'Opa su Atlantia in rampa di decollo, ecco che già si intravede un nuovo fronte: Autogrill, che starebbe studiando una fusione con la svizzera Dufry. Edizione, sotto la guida di Alessandro Benetton, riguadagna dinamismo sui propri business di riferimento.

     

    E ora, lanciata l'operazione che da un lato difende integrità e italianità del gruppo delle infrastrutture e dall'altro ne rilancia le ambizioni globali, valuta il salto che, con Autogrill e Dufry insieme, creerebbe un colosso del commercio dedicato a chi viaggia. A valori di mercato tale gigante varrebbe 6,5 miliardi di euro, e lo stesso sarebbe quanto a giro d'affari.

    autogrill autogrill

     

    A lanciare la notizia è l'agenzia internazionale Bloomberg, la quale come possibile schema riporta quello per cui a comprare sarebbe Dufry, pagando in azioni. Va da sé, però, che l'operazione, se si farà, sarà sotto la forma di una fusione tra eguali in cui i Benetton, in ogni caso, terrebbero fede alla propria linea che vede Autogrill - al pari di Atlantia e del gruppo che porta il loro nome - strategica.

     

    Oggi la famiglia, attraverso la Schematrentaquattro, controlla il 50,1% del gruppo di ristorazione. In seguito a un'integrazione si verrebbero a trovare quantomeno oltre il 20% del gigante che ne nascerebbe.

     

    Visto l'azionariato diffuso del gruppo con sede a Basilea, dove i maggiori azionisti sono Advent (10,11%), il fondo sovrano del Qatar (6,9%) e Alibaba (5,4%), la famiglia di Treviso resterebbe il maggior azionista di un gruppo raddoppiato.

     

    CARLO BERTAGNIN BENETTON - ALESSANDRO BENETTON - ERMANNO BOFFA CHRISTIAN BENETTON CARLO BERTAGNIN BENETTON - ALESSANDRO BENETTON - ERMANNO BOFFA CHRISTIAN BENETTON

    Le strade tra Autogrill e Dufry si erano già incrociate alcuni anni or sono quando la prima aveva venduto alla seconda la maggioranza di World Duty Free, business dei negozi aeroportuali. In vista della possibile operazione le trattative sarebbero ora proprio sulla diversa valutazione da dare ai business dei due gruppi, visto che quello dei negozi autostradali - in cui spicca Autogrill - ha avuto una velocità di ripresa dalla pandemia più rapida degli store aeroportuali.

     

    dufry dufry

    Il dialogo tra i due gruppi è aperto e Autogrill, a commento delle indiscrezioni, utilizza tutte le cautele del caso, spiegando che «nell'ambito della propria strategia di crescita il gruppo è interessato a valutare diverse opportunità strategiche e a tal fine intrattiene interlocuzioni anche con operatori del settore nell'obiettivo prioritario della promozione dello sviluppo di Autogrill e del perseguimento della creazione di valore per tutti gli stakeholder». Si dice che le nozze tra Autogrill e Dufry fossero già in agenda da tempo, prima che la pandemia fermasse tutto.

    autogrill 1 autogrill 1

     

    Ora che appaiono tornate di attualità, la Borsa le promuove: Autogrill a Piazza Affari balza del 12,3% a 7,32 euro, a Zurigo Dufry - anche per via del possibile ruolo tecnico di acquirente - limita il progresso all'1,6% a 41,22 franchi svizzeri. Autogrill vale oggi circa 2,8 miliardi di euro, Dufry 3,65 miliardi. La priorità, in casa Benetton, resta per ora avviare, insieme col fondo Blackstone, l'Opa su Atlantia. In una quindicina di giorni dovrebbe arrivare il prospetto. Prima, già venerdì, il cda uscente di Atlantia si riunirà per una prima disamina della situazione e avviare i percorso. Ma sarà il cda eletto dall'assemblea convocata per il 29 aprile a scegliere gli advisor indipendenti che dovranno esprimersi sull'offerta che ha inaugurato la nuova era di casa Benetton. -

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