la folla ugandese brucia un gay
Priyanka Gupta per “Al Jazeera”
E’ un weekend molto atteso dalla comunità LGBT ugandese. Per i suoi membri, le porte della chiesa sono state a lungo chiuse, così sperano che l’arrivo di Papa Francesco a Kampala porti un messaggio di tolleranza dopo anni di persecuzione. In Uganda l’omosessualità è illegale. L’omofobia è radicata e il 96% degli abitanti ritiene l’omosessualità inaccettabile. I gay sono a rischio di crimini di odio, subiscono ricatti, arresti, umiliazioni pubbliche, e i leader ecclesiastici sono molto lontani dal pontefice progressista.
omosessualita illegale in uganda
Frank Mugisha è un importante membro della comunità LGBT, a capo della organizzazione “Sexual Minorities Uganda” e cattolico praticante. Racconta: «In Uganda la Chiesa Cattolica è alleata nel condannare e discriminare la comunità LGBT. I predicatori usano un linguaggio anti-gay, non ci danno pace, né rifugio. I più estremisti sono gli evangelici. Siamo persone molto religiose, ma è difficile qui conciliare fede e sessualità. Molti di noi evitano di andare nelle chiese locali perché non sono i benvenuti, ci rechiamo in quelle delle grandi città, dove ci confondiamo fra la gente che non ci conosce.
jackson mukasa e kim mukisa frank mugisha
Speriamo che il Papa parli di accettazione e tolleranza. Finora il Vaticano non ha preso una posizione chiara, altrimenti da queste parti si sarebbe sentito l’eco. Il Papa è liberale, ma può fare di più, dicendo che noi siamo i benvenuti nella sua chiesa. Se dice qualcosa di simile, qui il suo messaggio sarà preso seriamente. Io e una delegazione di attivisti avremmo voluto incontrarlo di persona, per dirgli che lo amiamo e che vogliamo solo vivere in pace».
David McKenzie e Brent Swailis per CNN
il pastore david ssebuguzi
Non è difficile trovare Dio a Kampala, invocato ovunque, nelle chiese come nelle strade. In molti seguono la messa del Pastore pentecostale David Ssebuguzi, che comunica direttamente con lo Spirito Santo. Il famoso «Chi sono io per giudicare?» di Papa Francesco non è un sentimento molto popolare da queste parti, anzi il Pastore Solomon Male dice: «E’ una frase ipocrita. Deve essere un leader e dire alla gente che questa è la verità, questa è la strada. L’omosessualità è pericolosa».
benvenuto africano al papa
Pericolosa sì, ma per gente come Jackson Mukasa e Kim Mukisa, 26 e 19 anni, prelevati a casa dalla folla inferocita e finiti in carcere per sodomia. Poi sono stati rilasciati per mancanza di prove, a seguito di un processo. Ma il danno ormai era fatto: le famiglie li hanno abbandonati, a casa non possono più tornare. D’altronde il paese ha un presidente che definisce gli omosessuali “disgustosi”, giornali che pubblicano foto e indirizzi dei gay, e credenti che danno fuoco agli omosessuali. Jackson e Kim sperano che il Papa spieghi bene ciò che la Bibbia dice e che la sua parola serva a far cambiare idea alla gente. L’alternativa, per loro, è scappare in Europa.
GAYPRIDE IN UGANDA GAYPRIDE IN UGANDA UGANDA DUE OMOSESSUALI COSTRETTI A USARE UNA MASCHERA PER NASCONDERSI UGANDA LA GIOVANE LESBICA DIANE GAYPRIDE IN UGANDA