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    DI MALE IN GREGGIO – A UNA SETTIMANA DALL’ENTRATA IN VIGORE DELL’OBBLIGO DI ESPORRE IL CARTELLO CON IL PREZZO MEDIO NEI DISTRIBUTORI, IL COSTO DEI CARBURANTI NON È DIMINUITO. ANZI, È AUMENTATO – UN EFFETTO BOOMERANG PER LA MISURA VOLUTA DAL MINISTRO URSO, PENSATA PER COMBATTERE LA “SPECULAZIONE” DI ALCUNI BENZINAI – I DATI: +0,041 EURO AL LITRO PER IL GASOLIO, +0,017 EURO PER LA BENZINA


     
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    Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”

     

    NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL

    A una settimana dall’entrata in vigore dell’obbligo di esporre il cartello con il prezzo medio, il costo dei carburanti è cresciuto. A fare un primo bilancio la Fegica, una delle principali confederazioni dei gestori, che calcola come il prezzo del gasolio sia aumentato dall’inizio del mese di 0,041 euro al litro sulla rete ordinaria e di 0,036 sulla rete autostradale, mentre quello della benzina di 0,017 euro al litro su entrambe le viabilità.

     

    NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL

    […] La preoccupazione che l’obbligo di esporre il cartello con il prezzo medio potesse avere l’effetto contrario di quello perseguito dal governo, e cioè un aumento dei prezzi, piuttosto che una riduzione (il decreto è stato voluto per combattere la presunta “speculazione” dei benzinai sui prezzi dei carburanti) era stato espresso in sede di audizione parlamentare anche dal presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli, che aveva dichiarato che a suo parere non c’era «necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi», visto che «appaiono incerti i benefici per i consumatori a fronte invece di un possibile rischio di riduzione degli stimoli competitivi».

     

    ADOLFO URSO ADOLFO URSO

    La Fegica ammette che in questi giorni sono intervenute cause esterne che possono aver inciso sugli aumenti dei prezzi, a cominciare dalle «fibrillazioni dei mercati internazionali ». Ma è proprio questo il punto: sui prezzi incidono molti fattori, e i gestori hanno sempre rigettato le accuse di speculazione.

     

    […]  Mentre l’associazione dei benzinai aderente a Confesercenti, la Faib, aveva invece denunciato “il caos” delle prime ore dell’entrata in vigore della misura, dovuto al fatto che in agosto buona parte del personale delle compagnie petrolifere è in ferie e quindi ci sono oggettive difficoltà nell’invio dei cartelli con i prezzi medi. […]

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