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    BENZINA SUL COPRIFUOCO – LA CAMERA BOCCIA L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA FRATELLI D’ITALIA SULL’ABOLIZIONE DEL COPRIFUOCO, MA LEGA E FORZA ITALIA NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO. LA SOLUZIONE DI COMPROMESSO DELL’IMPEGNO A VALUTARE NEL MESE DI MAGGIO NON BASTA A SALVINI, CHE GIOCA AL RIALZO PER NON LASCIARE LA BANDIERA DI “APERTURISTA” ALLA “DUCETTA” DI FRATELLI D’ITALIA: "ABOLIRLO DEL TUTTO"


     
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    Claudio Del Frate per www.corriere.it

     

    MATTEO SALVINI E IL COPRIFUOCO BY ALTAN MATTEO SALVINI E IL COPRIFUOCO BY ALTAN

    È stato bocciato alla Camera dei deputati l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e che puntava all’abolizione del coprifuoco. I partiti di governo hanno messo a punto un nuovo documento frutto di un accordo all’interno della maggioranza. I partiti che sostengono Draghi «impegnano il governo a valutare nel mese di maggio, sulla base dell’andamento del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese» con l’ultimo decreto legge Covid sulle aperture, «anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento», ovvero l’orario del coprifuoco».

     

    Alla luce di questa novità l’ordine del giorno Meloni è stato messo ai voti e respinto, anche se Lega e Forza Italia non hanno partecipato alla votazione, provocando ulteriori tensioni all’interno della maggioranza.

     

    protesta coprifuoco protesta coprifuoco

    L’ordine del giorno di Fratelli d’Italia non avrebbe avuto effetti pratici immediati. Il testo infatti, non chiedeva l’abolizione del «tutti a casa» alle 22 ma recitava testualmente: «si impegna il governo a valutare l’opportunità, nei provvedimenti di prossima emanazione, di assicurare che nelle zone gialle i ristoranti possano rimanere aperti fino alle 24».

     

    DRAGHI SALVINI DRAGHI SALVINI

    La questione, dunque, stava diventando squisitamente politica e rischiava di spaccare tanto la maggioranza di governo quanto il centrodestra. Matteo Salvini ha fatto dell’abolizione del coprifuoco un provvedimento-bandiera (e ha costretto i suoi ministri ad astenersi sul decreto riaperture): ma se la Lega si fosse schierata con Giorgia Meloni avrebbe marcato una distanza con gli altri partiti che sostengono Draghi. Ma soprattutto, che si fosse espresso per il sì o per no avrebbe aperto una frattura nel centrodestra.

     

    MELONI DRAGHI MELONI DRAGHI

    La soluzione è stata trovata riformulando un nuovo ordine del giorno e che prevede la sparizione del coprifuoco in termini meno perentori: come si è visto lasciando la situazione invariata ma prevedendo un «tagliando» a metà maggio. Una linea, per la verità, già prospettata settimane fa da Mario Draghi («Riaprire? Se i dati ce lo consentiranno sì»). Gli altri partiti di maggioranza, a cominciare dal Pd, non hanno mai escluso a priori lo spostamento dell’orario di chiusura per bar e ristoranti; vogliono però che la modifica sia sostenuta da dati medico scientifici sicuri. Un criterio che viene seguito da altri Paesi Ue, alcuni dei quali hanno adottato vincoli più rigidi rispetto all’Italia.

    delegazione di fratelli d italia dopo le consultazioni con draghi 2 delegazione di fratelli d italia dopo le consultazioni con draghi 2

     

    L’impegno a rivedere l’orario di chiusura non sembra però accontentare i partiti di destra.Salvini ha immediatamente dichiarato che il suo obiettivo è l’abolizione completa del coprifuoco, imitato poco dopo da Giorgia Meloni. Il gioco al rialzo è dunque già ripartito.

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