Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 6
L' orizzonte (prossimo) del Movimento in quattro passi. Con una mossa che apre - nelle intenzioni - a nuovi equilibri interni. Dopo l' incontro con Beppe Grillo, Luigi Di Maio e i Cinque Stelle provano a ripartire. E lo faranno da una «regia» nel cuore del team dei facilitatori. Di Maio raccoglie le istanze dei parlamentari su una maggiore collegialità nelle scelte e con il garante (che è in contatto anche con Roberto Fico, ieri impegnato a Napoli) prova una mediazione.
BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
«Il team del futuro avrà deleghe pesanti», dice il capo politico ai suoi dopo la riunione. Ma non solo. Una parte dei 18 volti della squadra - quella non sottoposta a votazione su Rousseau (sei referenti) - avrà un ruolo strategico-organizzativo decisivo. Sarà appunto la «regia» del Movimento. E, soprattutto, i sei «facilitatori» saranno scelti da Di Maio insieme a Grillo e Davide Casaleggio. Una soluzione per accontentare ortodossi e malpancisti.
grillo fico di maio
Il capo politico parla di «eccellenze» pentastellate, facendo intendere che saranno nominate personalità di primo piano.Ma non solo. Il leader cercherà anche di «accontentare» le richieste di Grillo sul tema delle divisioni interne, prendendo anzitutto di petto la questione del capogruppo alla Camera: l' idea è quella di una candidatura unitaria che possa superare l' impasse ormai quasi trimestrale. Poi, ovviamente ci sarà da definire il percorso dell' esecutivo.
casaleggio bugani grillo
Grillo ha più volte manifestato la sua visione di un progetto a lungo termine, strutturato. E si partirà con la definizione di un tavolo - «da avviare subito» - tra capigruppo delle forze di maggioranza per il nuovo contratto di governo. Non a caso, gli entourage sia del ministro degli Esteri sia di Palazzo Chigi non smentiscono contatti ieri tra Giuseppe Conte e Di Maio. «Si sentono come sempre».
beppe grillo davide casaleggio 9
Tuttavia c' è un duplice scoglio che attende l' alleanza giallorossa: quello delle Regionali e il tema del Mes. E proprio la riforma del salva Stati è una delle spine che possono mettere a rischio la stabilità del Movimento e del governo. Di Maio affronterà la questione mercoledì alla riunione congiunta dei parlamentari, una riunione che - nelle intenzioni dei malpancisti - dovrebbe però anche essere l' occasione per un confronto interno. Prima ancora però, lunedì, il capo politico dovrà affrontare il tema delle Regionali. Vedrà di persona i rappresentanti territoriali.
IL QUESITO DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA
Una buona fetta del M5S (big e parlamentari compresi) è in pressing per tentare una alleanza, ma il garante e il leader concordano che «ormai la base si è espressa». L' idea di un nuovo voto su Rousseau spaventa i vertici che temono un plebiscito per un no all' asse con i dem. Meglio allora cercare un doppio binario, puntando sulla campagna in Calabria (dove potrebbero trovare l' appoggio di frange della società civile di sinistra) e abbandonare al suo destino l' Emilia-Romagna.
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