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    “IL NO DEL PD A LETIZIA MORATTI? UN DIALOGO E’ SEMPRE UTILE. DEVO SENTIRE ENRICO LETTA” - A DARE UN CEFFONE AL PD SULLE REGIONALI IN LOMBARDIA ARRIVA BEPPE SALA, CHE VORREBBE I DEM ALLEATI DEL TERZO POLO A SOSTEGNO DI “MESTIZIA”: “UN’ALLEANZA CON IL MOVIMENTO 5 STELLE LA VEDO DIFFICILE. IL PROBLEMA VERO È CHE BISOGNA CAPIRE SE I SINGOLI PARTITI NELLE ELEZIONI LOCALI MIRANO A VINCERE O A CONSOLIDARE IL LORO POSIZIONAMENTO A LIVELLO NAZIONALE. QUI IL PD DEVE CERCARE DI VINCERE - LA CANDIDATURA DI COTTARELLI? ORMAI LO VEDO FUORI GIOCO”


     
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    BEPPE SALA E LETIZIA MORATTI BEPPE SALA E LETIZIA MORATTI

    Chiara Baldi per www.corriere.it

     

    La candidatura di Letizia Moratti con il Terzo polo senza il Pd «è un peccato perché anche tra noi sindaci ci si era detto: meglio guardare al Terzo polo». È l’opinione del sindaco di Milano, Beppe Sala, su quanto successo domenica, con lo strappo della formazione di Carlo Calenda e Matteo Renzi che hanno annunciato la corsa dell’ex vicepresidente lombarda come loro candidata a Palazzo Lombardia.

     

    SALA LETTA SALA LETTA

    «Probabilmente non hanno visto nel Pd una voglia di appoggio che io posso anche capire, anche se dico che un dialogo è sempre utile». «Io - ha detto Sala - vorrei sentire la segreteria nazionale perché localmente mi pare che ci sia un’intenzione di primarie». Per Sala, la candidatura Moratti con queste modalità «non è una buona notizia, ma capisco la logica»,  anche se «questo apre la partita però. Perché a questo punto la partita, se ci saranno tre candidati in campo, è aperta».

     

    GIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTI GIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTI

    Il primo cittadino milanese, tuttavia, un’alleanza con il Movimento 5 Stelle la vede «difficile onestamente. Anche per le notizie che raccolgo a livello nazionale dei Cinque stelle ci sia una loro volontà di andare da soli sia in Lombardia che nel Lazio. Il problema vero è che bisogna capire se i singoli partiti nelle elezioni locali mirano a vincere o a consolidare il loro posizionamento a livello nazionale. Perché è diverso. Per esempio, dal punto di vista di Calenda e Renzi, ufficialmente diranno sempre che vogliono vincere, ci sta, ma anche un buon risultato a loro va benissimo. Il Pd qui deve cercare di vincere. La situazione non è una novità, è quella che c’è stata alle politiche».

    LETIZIA MORATTI CARLO COTTARELLI LETIZIA MORATTI CARLO COTTARELLI

     

    Un nome che non sembra essere più sul tavolo, come candidato del Pd, è quello del neo senatore Carlo Cottarelli, anche secondo Sala: «Lo vedo difficile» che sia in corsa, anche se «devo sentire anche lui, ma me lo aveva detto cento volte: "Io ci sono nella misura in cui sono candidato anche del Terzo polo”». Infine, l’altro nome «che è sempre interessato» è quello di Emilio Del Bono «che, però,- ha spiegato Sala - è anche pronto a correre su Brescia. Quindi, bisognerà muoversi. Prima di tutto dovrei sentire Letta».

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