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    BEPPE SALA RESTA IN PURGATORIO – PROROGATE DI 6 MESI DAL GIP LE INCHIESTE SULL’EXPO CHE VEDONO INDAGATO IL SINDACO DI MILANO – ALLA BASE, L’APPALTO SULLA “PIASTRA” VINTO CON UN RIBASSO DEL 42% - PER I MAGISTRATI "NON IDONEO NEPPURE A COPRIRE I COSTI"


     
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    Luca Romano per Il Giornale

     

    GIUSEPPE SALA GIUSEPPE SALA

    Si allunga l'inchiesta su Beppe Sala. Il gip di Milano, Lucio Marcantonio, ha disposto la proroga per altri sei mesi delle indagini sulla Piastra di Expo, l'infrastruttura realizzata nel sito di Rho Pero dall'impresa Mantovani.

     

    GIUSEPPE SALA E UN VENDITORE ABUSIVO GIUSEPPE SALA E UN VENDITORE ABUSIVO

    Proseguiranno così le indagini della procura generale sul sindaco di Milano ed ex amministratore delegato di Expo e sulle altre sei persone indagate. Per Sala si ipotizza l'accusa di falso materiale e ideologico per la retrodatazione di due verbali che facevano riferimento alla sostituzione di due membri della commissione aggiudicatrice dell'appalto. Sul fascicolo il sostituto procuratore generale Felice Isnardi potrà proseguire le indagini per altri 180 giorni, fino al prossimo 10 giugno.

     

    EXPO PIASTRA2 EXPO PIASTRA2

    Tra gli indagati c'è anche il costruttore Paolo Pizzarotti, legale rappresentante dell'omonimo gruppo parmense, accusato di concorso in turbativa d'asta.

     

    L'impresa Mantovani vinse l’appalto con un ribasso del 42% sulla base d’asta di 272 milioni. Una somma "non idonea neppure a coprire i costi", come avevano sottolineato i pm nell'iniziale richiesta di archiviazione, a cui il gip Andrea Ghinetti si era opposto inducendo la procura generale a togliere loro il fascicolo.

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