Estratto da “La Verità”

PAPA FRANCESCO

«All’udienza mercoledì passavo, ed è arrivata una signora. Lei apre una borsa e dice “Benedice il mio bambino?”... Era un cagnolino. Lì non ho avuto pazienza: ho sgridato la signora. Tanti bambini hanno fame».

È ancora evidente l’irritazione sul volto di Bergoglio mentre racconta l’episodio. Rammentando anche che «due settimane fa il mio segretario era nella piazza e veniva una mamma con il carrello col bambino. Lui, un prete tenero, si avvicinava per vedere il bambino. Era un cagnolino».

Due aneddoti, «due fotografie», di episodi accaduti «qui in Piazza San Pietro» che « sono scene del presente, ma se le cose vanno così sarà l’abitudine del futuro, stiamo attenti» […]

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invitabile è il riflesso plavoviano degli indignati in servizio permanente effettivo. In questo caso le associazioni animaliste. Se l’Enpa - l’ente per la protezione degli animali - sentenzia che «chi non ama gli animali non ama i bambini», gli Animalisti Onlus evidenziano che «la relazione uomo-animale è complessa e ricca d’amore, pari a quella tra genitori e figli».

Mentre altri ricordano che il santo di cui il Papa porta il nome, Francesco, è tradizionalmente il primo vero garante dei diritti degli animali nella cristianità.

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