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    DAGO(S)BANCA - BERGOGLIO FA PULIZIE FINANZIARIE IN VATICANO: TUTTE LE ATTIVITA’ FINIRANNO NELLO IOR – MUSTIER INCAZZATO CON MONTEZEMOLO – FONDI ESTERI IN ARRIVO PER LE BANCHE VENETE: LA BCE DI DRAGHI SI FIDA DI FABRIZIO VIOLA – TRA 15 GIORNI, MONTEPASCHI SARA' NAZIONALIZZATO, PAGANI AL LAVORO


     
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    MUSTIER MUSTIER

     

    DAGO(S)BANCA

     

    MUSTIER INCAZZATO CON LUCA LUCA

    Sembra che Jean Pierre Mustier abbia un diavolo per capello. Insomma, è incazzato nero. Con Chi? Con Luca di Montezemolo. L’ad di Unicredit sembra non abbia appreso con piacere le voci che Monteprezzemolo sta mettendo in giro.

    mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo

     

    In modo particolare, Belli Capelli racconta che è soltanto grazie ai suoi favori ed ai suoi rapporti consolidati da tempo che il Fondo sovrano degli Emirati ha sottoscritto l’aumento della banca. Ovviamente, non è vero: dice Mustier; e non vede l’ora di levarselo dalle palle dal cda di Unicredit.

    BERGOGLIO BERGOGLIO

     

    LE GRANDI PULIZIE DI BERGOGLIO

    Ora che il Vaticano è entrato ufficialmente nella white list e non è più considerato una Nazione dedita a riciclare denaro sporco, Papa Francesco vuole completare l’operazione di trasfarenza delle finanze della Santa Sede.

     

    BASTIONE IOR BASTIONE IOR

    In modo particolare, ha in mente di trasferire e convogliare all’interno dello Ior tutte le attività finanziarie di Santa Romana Chiesa. Nella sostanza, lo Ior dovrà diventare una sorta di holding finanziaria con licenza bancaria. Ed assorbire tute le altre attività finanziarie del Vaticano.

    CARDINALE DOMENICO CALCAGNO CARDINALE DOMENICO CALCAGNO

     

    In tal modo, in nome della trasparenza, il gesuita Bergoglio riesce a far fuori anche Domenico Calcagno, dominus dell’Apsa: altro braccio operativo (vista la proprietà immobiliare) dell’SCV.  

     

    DRAGHI BENEDICE VIOLA

    FABRIZIO VIOLA FABRIZIO VIOLA

    Fabrizio Viola ha un Santo a Francoforte. E si chiama Mario Draghi. Il presidente della Bce stima moltissimo l’ad delle Banche venete, tant’è che non ha gradito affatto il suo forzoso allontanamento dal Montepaschi, deciso dal Ducetto di Rignano. Ed anche per la fiducia che ripone nell’uomo (oltre per le carte portate alla Banca centrale) che la Bce ha giudicato solvibile i due istituti veneti, benedicendo la fusione.

    mario draghi mario draghi

     

    A convincerlo sulla validità dell’operazione, poi, non sarebbe tanto l’intervento pubblico a salvataggio degli istituti, quanto l’impegno di Viola di garantire il necessario aumento di capitale attraverso l’intervento di fondi esteri. Fondi che Viola avrebbe già contattato e che sarebbero pronti ad intervenire nel sistema bancario del Nord Est.

     

    GLI STATALI DEL MONTEPASCHI

    montepaschi siena sede montepaschi siena sede FABRIZIO PAGANI FABRIZIO PAGANI

    Entro 15 giorni la banca più antica del mondo diventerà pubblica. Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica di Padoan, sta predisponendo le carte da presentare a Bruxelles per far autorizzare l’intervento dello Stato in salvataggio di Mps.

     

    VINCENZO LA VIA VINCENZO LA VIA

    In modo particolare, sta controllando che le modalità delle procedure seguite siano quelle condivise a livello europeo e rispettino sia le direttive Ue sia le regole della Bce. Lavoro che, in altre epoche, sarebbe stato svolto dal direttore generale del Tesoro. Ma Vincenzo La Via sembra sia interessato pressochè esclusivamente a cercarsi un altro posto di lavoro…

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