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    SCOGLIE LE TRECCE AI CAVILLI - BERLUSCONI E’ STATO ASSOLTO, NEL PROCESSO RUBY-TER, PER UN ERRORE DEI PM: L'ERRORE DELLA PROCURA È STATO DI ASCOLTARE LE EX OLGETTINE COME TESTIMONI (E NON COME INDAGATE DI REATO CONNESSO) NEI PROCESSI RUBY E RUBY BIS A FAR VENIRE MENO SIA LA FALSA TESTIMONIANZA CHE LA CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI - IN FORZA ITALIA PARTE LA GRANCASSA: “ORA UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SUI GIUDICI” - SCENDONO IN CAMPO LE FIGLIE DEL CAV: L’ESULTANZA DI MARINA E LO SFOGO DI BARBARA (“MIO PADRE È L'UOMO PIÙ PERSEGUITATO DEL MONDO, CON 86 PROCESSI E PIÙ DI 4000 UDIENZE")


     
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    1 - “NON DOVEVATE ASCOLTARLE COME TESTI MA DA INDAGATE”: PER I GIUDICI I PM HANNO SBAGLIATO. E BERLUSCONI LA FA FRANCA: ASSOLTO DALL’ACCUSA DI CORRUZIONE GIUDIZIARIA

    BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA

    Estratto dell’articolo del https://www.ilfattoquotidiano.it/

     

    La spiegazione della sentenza – Perché il processo sia finito così, in attesa delle motivazioni, viene spiegato chiaramente nella nota inviata dal presidente facente funzioni del Tribunale di Milano, Fabio Roia. Sarebbe l'”errore” della Procura di ascoltare le ex Olgettine come testimoni (e non come indagate di reato connesso) nei processi Ruby e Ruby bis a far venire meno sia la falsa testimonianza che la corruzione in atti giudiziari.

    BERLUSCONI RUBY BERLUSCONI RUBY

     

    “La falsa testimonianza può essere commessa solo da chi legittimamente riveste la qualità di testimone. Se viene assunto come testimone un soggetto che non poteva rivestire tale qualità perché sostanzialmente raggiunto da indizi per il reato per cui si procede o per altro ad esso connesso, la possibilità di punirlo per dichiarazioni false è esplicitamente esclusa“, sostengono i giudici.

     

    ruby ruby

    “Poiché le persone chiamate a rendere dichiarazioni nei processi Ruby 1 e Ruby 2 andavano correttamente qualificate come indagate di reato connesso e non testimoni, non solo non è configurabile il delitto di falsa testimonianza, ma neppure il reato di corruzione in atti giudiziari, mancando la qualità di pubblico ufficiale (nella specie testimone) in capo al corrotto”, scrivono. “Se il soggetto che si assume corrotto non può qualificarsi come pubblico ufficiale e dunque manca un elemento costitutivo del delitto corruttivo”, è la conclusione, “giuridicamente quest’ultimo non può sussistere nemmeno nei confronti dell’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi“.

     

    Era questo il “nodo” giuridico che ha deciso oggi il destino del processo. Nella nota si aggiunge che “la corruzione in atti giudiziari sussiste solo quando il soggetto corrotto sia un pubblico ufficiale. Per giurisprudenza costante, la persona che testimonia assume un pubblico ufficio e le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiarito che il giudice chiamato ad accertare la fattispecie correttiva deve verificare se il dichiarante che si assume essere stato corrotto sia stato o meno correttamente qualificato come testimone”. Ma nei due processi precedenti i giudici non lo avevano ritenuto.

    berlusconi ruby berlusconi ruby

     

    2 - FORZA ITALIA E L’ASSOLUZIONE DI BERLUSCONI: “ORA UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SUI GIUDICI”

    Da https://www.lastampa.it

     

    «La nuova, ennesima, assoluzione del presidente Silvio Berlusconi dimostra ancora una volta i danni causati dall'uso politico della giustizia e le indebite interferenze sulla vita politica del nostro Paese. È questo il momento di fare chiarezza e, pertanto, oggi Forza Italia ha chiesto la calendarizzazione della proposta di una commissione parlamentare di inchiesta sull'uso politico della giustizia nel corso degli uffici di presidenza delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera».  Così in una nota i membri di Forza Italia delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.

    marina berlusconi marina berlusconi

     

    LA SODDISFAZIONE E L’AMAREZZA DI MARINA BERLUSCONI

    La figlia maggiore del Cavaliere, Marina ha scritto questo lungo commento sull’assoluzione del padre: «Ci sono voluti nove anni perché mio padre venisse assolto, e assolto “perché il fatto non sussiste”, da una accusa tanto infondata quanto infamante e del tutto priva di senso e di logica. Ed è la quarta assoluzione nei quattro processi celebrati per i vari filoni di quel mostro giuridico chiamato “caso Ruby”, che si trascina da dodici anni.

     

    Certo, la soddisfazione è grandissima, e il fatto che la giustizia riconosca finalmente la verità è importante, ma è una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto. Non solo per mio padre, anche per tutte le persone che lo amano e lo stimano, per i milioni di italiani che negli anni lo hanno votato. Una persecuzione del genere non si può cancellare così, con un colpo di spugna.

     

    silvio e marina berlusconi silvio e marina berlusconi

    Anche perché questa vicenda, nata sul nulla e sul nulla portata avanti con furioso accanimento ideologico da una piccola ma potente parte della magistratura, ha segnato e condizionato la storia e la politica del nostro Paese, la sua stessa immagine all’estero.

     

    Mi auguro che questa ennesima dimostrazione dei guasti provocati dalla faziosità e dall’odio coltivato contro l’avversario favorisca il processo di cambiamento, che i tribunali possano finalmente essere davvero per tutti aule di giustizia e non di lotta politica, che i cittadini possano guardare alle toghe con la fiducia che gran parte di esse meritano. Solo in questo modo, credo, questa vicenda potrà forse risultare un po’ meno drammaticamente assurda».

     

    GALLIANI BARBARA BERLUSCONI GALLIANI BARBARA BERLUSCONI

    LA FIGLIA BARBARA

    «Mio padre è l'uomo più perseguitato del mondo, con 86 processi e più di 4000 udienze". Così Barbara Berlusconi ha commentato l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter. «È un processo surreale, che nemmeno doveva cominciare - aggiunge -. Uno strascico del primo processo Ruby, nel quale mio padre era già stato assolto con formula piena».  «Il tribunale oggi afferma che il fatto addirittura non sussiste.

     

    Da figlia - spiega ancora - provo una doppia amarezza: oltre al danno di immagine, non tutti comprendono come i processi colpiscano l'animo, ma soprattutto la salute della persona indagata». «Non meno pesanti poi sono le sofferenze per la famiglia di chi è ingiustamente oggetto di indagine", sottolinea Barbara Berlusconi, evidenziando che a pagare i costi economici di questi processi saranno "come al solito i contribuenti italiani, non certo i giudici"».

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