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Bruno Vespa, grazie al suo rapporto speciale con Giorgia Meloni, non ha solo raggiunto lo status di “consigliere principe” della premier ma ha anche accresciuto la sua influenza in Rai. La sua torsione meloniana, con annesso “upgrade” a Viale Mazzini, ha deluso Silvio Berlusconi che ha sempre considerato “Bru-neo” il suo giornalista di riferimento. I nuovi equilibri Rai scontentano, e molto, anche Matteo Salvini che si è reso conto che lo spazio dedicato alla Lega da Tg1 e Tg2 è praticamente inesistente.
L’amministratore delegato Carlo Fuortes ha detto no alla sovrintendenza del Teatro del Maggio Fiorentino e ha aperto uno spiraglio per la trattativa che dovrebbe portare Giampaolo Rossi a fare il direttore generale. Questa opzione però si rivela di difficile realizzazione per l’opposizione di Berlusconi&Salvini. I due dioscuri, che a causa dello status quo a Viale Mazzini non toccano palla, pretendono un repulisti nella televisione pubblica che passa dall’azzeramento del cda e dalla sostituzione di Carlo Fuortes.
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Ps. La nuova veste di tele-Rasputin ha reso intermittenti i rapporti, una volta ottimi, tra Bruno Vespa e Gianni Letta. A masticare amaro per la grande ascesa del conduttore di “Porta e Porta” c’è anche Giampaolo Rossi che si è visto sfilare il ruolo di referente in Rai di Giorgia Meloni
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