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    BERRETTINI-SINNER: POSSIBILE DERBY AZZURRO NEGLI OTTAVI A INDIAN WELLS CON VISTA SULLE ATP FINALS - NÉ MATTEO NÉ JANNIK SONO AL MOMENTO QUALIFICATI PER TORINO; MA MENTRE IL PRIMO È BEN AVVIATO, SESTO NELLA RACE CHE ELEGGE GLI OTTO MAESTRI, IL SECONDO SI GIOCA TUTTO IN UN MESE – I DUE POTREBBERO GIOCARE INSIEME IL DOPPIO IN DAVIS


     
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    Stefano Semeraro per "la Stampa"

     

    berrettini sinner berrettini sinner

    Due gusti sono meglio di uno, diceva una vecchia pubblicità, due italiani alle Atp Finals di Torino avrebbero un gusto fantastico. Si parla di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, amici, rivali, molto più che semplici conoscenti, anzi probabilissimi compagni di squadra la settimana dopo le Finals quando in Coppa Davis, sempre a Torino, l'Italia incontrerà Usa e Colombia nel girone di qualificazione alle Final Four di Madrid. Di mezzo però - c'è sempre un però... - si piazza un possibile derby negli ottavi di finale dell'Atp 1000 di Indian Wells.

     

    Un match ancora tutto da costruire: per arrivarci stasera Matteo Berrettini dovrà battere l'americano Taylor Fritz e Sinner l'altro yankee John Isner in un ulteriore anticipo di Davis, che rischia di essere sanguinoso.

    matteo berrettini con la compagna matteo berrettini con la compagna

     

     

    Né Matteo né Jannik sono al momento qualificati per Torino; ma mentre il primo è ben avviato, sesto nella Race che elegge gli otto Maestri, il secondo è lì che spinge sui pedali. Jannik infatti è decimo - nei fatti nono, grazie a Nadal che ha già detto adios per il 2021 - e a 270 punti di distanza da Hubert Hukacz, che oggi chiuderebbe la lista alle spalle di Christian Ruud.

     

    A questo punto della stagione ogni turno vale un tesoro, perché oltre che marcare chi è davanti bisogna curare chi insegue: i tornei in calendario sono ancora molti e con un exploit a Indian Wells o a Bercy persino il numero 20 può sperare in una qualificazione last minute.

    BERRETTINI US OPEN 2021 BERRETTINI US OPEN 2021

     

    Ergo, il (possibile) derby azzurro, se rischierebbe di dare una certezza in più a Berrettini, potrebbe tagliare il fiato a Sinner. I due in California dovevano fra l'altro giocare insieme in doppio, il progetto è sfumato all'ultimo per un dolore alla schiena che ha consigliato Berrettini di concentrasi solo sul singolare. E con in palio Torino non c'è amicizia che tenga. «Quello che sta facendo Jannik è stratosferico - dice Matteo - ha 20 ed è già in corsa per le Finals, chi l'avrebbe detto qualche anno fa che saremmo stati addirittura in due in lizza? Io sono in una posizione privilegiata nella Race, ma devo ancora vincere qualche partita per essere sicuro di giocare a Torino». Appunto.

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    Contro il n.39 Atp Fritz «Berretto» parte favorito, anche se l'unico precedente, in Davis nel 2019, è andato all'americano. Per classifica ed esperienza lo è anche contro Jannik, che peraltro finora non ha mai incrociato. Jan il Rosso non è uno che soffre di sudditanze psicologiche, rischia invece di rimpiangere la sconfitta subita a inizio anno in finale a Miami con il rivale diretto Hurkacz. «Non sto pensando alle Finals», mente comprensibilmente. «Ho obiettivi ambiziosi, non devo però mettermi fretta. Vedere giovani come la Raducanu o la Fernandez (le teenager finaliste agli Us Open, ndr) che ottengono risultati eccezionali mi dà una spinta in più. Il decimo posto nella Race però dice che posso essere contento della prima vera stagione sul Tour.

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    A 20 anni ho ancora tanto tempo per realizzare i sogni che ho in testa». Giusto. Meglio, per ora, concentrarsi sui 207 centimetri di John Isner, con cui Jan ha perso in agosto a Cincinnati. Ci sono molti Paradisi, anche italiani - a Torino le Finals resteranno per cinque anni - che possono attendere.

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