cardinal bertone
Giuseppe Aloisi per il Giornale
Il cardinale Tarcisio Bertone avrebbe in qualche modo nominato Papa Bergoglio in relazione alla vicenda dell'attico in Vaticano.
Sarebbe stato il pontefice argentino, infatti, a "suggerire" le modalità con cui svolgere i lavori previsti nel palazzo San Carlo. Questo, almeno, è quanto si apprende leggendo questo articolo de Il Fatto Quotidiano. Il giornalista Francesco Antonio Grana, che avrebbe letto in anteprima "I miei Papi", un libro edito da Elledici che sarà presentato a Torino il prossimo quattordici marzo, avrebbe svelato un retroscena riportato poi anche su Il Faro di Roma.
BERTONE E BERGOGLIO c a ac d e a a c
“Devo dire – avrebbe scritto Bertone, così come si legge sul quotidiano d'informazione romano citato – che anche questa faccenda dell’appartamento dove io abito ha avuto il suo inizio in un atteggiamento di paterna cordialità di Papa Francesco. Dovendo lasciare al mio successore l’abitazione che avevo nel Palazzo Apostolico per il mio ruolo istituzionale, ho fatto alcune ricerche fra gli immobili del Vaticano che potevano offrirmi una sistemazione, analogamente ai miei predecessori". Ecco arrivare, quindi, una presunta constatazione del porporato:
ATTICO DI BERTONE
"Seppi di due appartamenti sullo stesso pianerottolo al terzo piano, che avrebbero potuto essere uniti in modo da permettermi di avere, oltre la mia abitazione anche spazio per ospitare la comunità delle suore e ricavare i locali per l’ufficio, la biblioteca e la cappella. Una sistemazione del genere è abbastanza comune per i cardinali e i prelati che risiedono negli antichi Palazzi all’interno e fuori del Vaticano". Ma quale ruolo avrebbe avuto l'ex arcivescovo di Buenos Aires in questa vicenda? Bergoglio avrebbe in qualche modo avallato tanto la ristrutturazione quanto l'unione dei due appartamenti interessati.
ATTICO DI TARCISIO BERTONE
L'ex segretario di Stato della Santa Sede avrebbe raccontato infatti che "gli appartamenti che avevo individuato al Palazzo San Carlo, proprio accanto alla Domus Sanctae Marthae dove attualmente abita Papa Francesco, erano mal ridotti e necessitavano di una accurata ristrutturazione". Bertone avrebbe quindi parlato della cosa con Bergoglio:"...ricevetti da lui dei buoni suggerimenti oltre il suo pieno consenso. In un primo momento si pensava addirittura di utilizzare uno solo degli appartamenti e di costruire degli ambienti aggiuntivi comunicanti sopra la terrazza condominiale. La cosa fu dal Papa decisamente scartata:
BERTONE-BERGOGLIO
‘Se si costruisce là sopra si può pensare che il cardinale Bertone sta costruendo un nuovo palazzo’", avrebbe detto il pontefice. "E così - avrebbe evidenziato il cardinale italiano - si decise di procedere all’unificazione dei due appartamenti, iniziando il cantiere utile per i lavori, che purtroppo mi ha dato non poche preoccupazioni. Chiesi espressamente a Papa Francesco – avrebbe sottolineato ancora il porporato – se era d’accordo che disponessi di una segreteria e di un ambiente adibito a ufficio. Mi disse di sì ‘perché lei è un testimone privilegiato degli ultimi pontificati e deve ancora poter lavorare' ". Il cardinale, insomma, avrebbe concordato le modifiche apportate all'appartamento con il vescovo di Roma. Una rivelazione che, nel caso si rivelasse vera, potrebbe far discutere.
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