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    BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO! - ANCHE I RICCHI PIANGONO: CON I PREZZI DEGLI CHAMPAGNE ALLE STELLE, LE BOTTIGLIE PIÙ COSTOSE (OLTRE I 300 EURO) RIMANGONO SUGLI SCAFFALI - L’AUMENTO DEI PREZZI GENERALIZZATO, SPESSO INGIUSTIFICATO, COLPIRÀ PROBABILMENTE ANCHE LE PICCOLE PRODUZIONI SPESSO A CONDUZIONE FAMILIARE - MA ALLORA NON È MEGLIO SCEGLIERE DI BERE LE BOLLICINE ITALIANE, MIGLIORI A PARITA' DI SCONTRINO?


     
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    Estratto dell’articolo di Cristiana Lauro per “Il Sole 24 Ore”

     

    cristiana lauro cristiana lauro

    Tutti vorrebbero poter gestire i grossi fatturati di una Maison de Champagne, anche solo di media grandezza, nemmeno delle più grandi. Ma non è tutt’oro quello che luccica. Dal 2021 al 2023 le vendite sono state sostenute da una richiesta straordinariamente forte che ha incrementato i prezzi di tutte le grandi maison, spezzando dunque qualsiasi tipo di equilibrio. Il risultato è che dall’inizio del 2024 le vendite delle Cuvée Prestige - invero le etichette più rinomate - soffrono una forte crisi di mercato in tutto il mondo.

     

    La notizia è, pertanto, che “anche i ricchi piangono” (cit). Per ricchi intendo sia produttori che clienti, con un particolare riferimento però ai primi. Dom Pérignon in scaffale di enoteca a 300 euro, Krug e Cristal a 350 euro (solo alcuni esempi fra i più blasonati) sono troppo alti e i consumi sono scesi a fronte di offerte commerciali che viaggiano su una scala sconti per le enoteche e i ristoranti inimmaginabile fino a qualche tempo fa.

    bagno nello champagne bagno nello champagne

     

    Comprensibilmente e per diretta conseguenza, il segmento che soffre meno questa crisi è quello delle etichette di Champagne tra i 50 e i 70 euro in scaffale di enoteca. Parliamo comunque di prodotti che si rivolgono a una clientela medio-alta che quando chiede “bollicine” (e fate pace con questo termine perché oramai è dichiarato “antonomasia” nella sezione figure retoriche della lingua italiana), vuole bere Champagne e non Metodo Classico; quelle nove lettere pronunciate in fila furoreggiano al tavolo anche se si sta servendo pasta e fagioli. [...]

     

    Siamo primi al mondo, per distacco, come numero di etichette importate, anche se di alcune sinceramente potremo fare a meno senza batter ciglio. Questo fenomeno ha però scatenato un eccesso di offerta quindi il mercato di questo segmento è per la prima volta in calo.

    silence the party dom perignon antinori 04 silence the party dom perignon antinori 04

     

    L’aumento dei prezzi generalizzato, spesso ingiustificato, ha colpito maggiormente le vendite di piccole maison a conduzione familiare mettendo così a rischio la sostenibilità commerciale. Prevedo che per il prossimo futuro si arrivi a una razionalizzazione di ciò che verrà importato e distribuito: ovvero un po’ meno etichette presenti sugli scaffali, nelle carte vini di mescite e ristoranti, ma con una qualità media più alta.

     

    I marchi storici, invece - grazie anche e soprattutto alla loro forza commerciale - hanno sempre saputo adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche del mercato. Credo dunque che sarà per loro ancora una volta più facile trovare una soluzione che possa garantire stabilità e crescita dei consumi.

    KRUG 1976 KRUG 1976

     

    [...] Per concludere, torniamo alla sopracitata fascia medio-alta: parliamo di champagne che viaggiano in scaffale di enoteca sui 50/70 euro. Mi permetto di dire che nella stessa categoria di prezzo si trovano le migliori produzioni di “casa nostra”; dalle principali denominazioni, ovvero Alta Langa, Franciacorta, Oltrepò Pavese, Trento doc in ordine alfabetico e solo in riferimento a Doc e Docg evitando le eccellenze condominiali che proliferano sotto ogni campanile.

    CRISTIANA LAURO. CRISTIANA LAURO.

    party dom perignon party dom perignon bagno nello champagne bagno nello champagne

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