Estratto dell’articolo di Cristiana Lauro per www.ilsole24ore.com
cristiana lauro 1
[…] Proviamo a divertirci dunque su un tema importante come quello dello stappare e servire una bottiglia di vino a casa pur non essendo un sommelier professionista e, soprattutto, evitando figuracce. Non è difficile, ma occorre prestare attenzione ad alcuni piccoli dettagli che renderanno il servizio impeccabile, preservando i vostri gesti da errori marchiani.
Se aprire con la sciabola o con la carta di credito – e giuro che non sto scherzando – spumanti e champagne serve a fare i fenomeni sprecando vino, sia chiaro che anche ribaltare la bottiglia vuota nel secchiello del ghiaccio è una vera cafonata. […]
Tuttavia si tratta di falli, o semplici scivolate, che si possono evitare tenendo a mente poche semplici regole per il servizio. Anzitutto muniamoci di un cavatappi con piccola lama seghettata – quelli da taschino che utilizzano i sommelier per intenderci – evitando quel vecchio arnese a forma di “spaventapasseri” con le due leve laterali.
cristiana lauro 1
Con un tovagliolo procedete nel pulire la porzione di vetro intorno al tappo, dopo aver inciso ed eliminato con la lama la parte più alta della capsula. A questo punto appoggiate il verme del cavatappi (non ha un bel nome, ma qualcuno lo chiama spirale che è peggio) al centro del sughero e avvitate verticalmente con gesto sicuro, fino circa alla metà del verme.
Poggiate quindi la prima leva sul collo della bottiglia e fate forza – con disinvoltura mi raccomando – fino a quando la leva lo permette. È importante che il verme sia sempre dritto altrimenti rischiate di spezzare il sughero (e sarebbe un disastro).
Procedete con la seconda leva e, una volta estratto lentamente il sughero, passatelo con garbo vicino alle narici (senza toccarle, mi raccomando!) per verificare che non vi siano difetti, fra cui il peggiore: il sentore di muffa. In quel caso il vino non va bene manco per sfumare le scaloppine: buttatelo via! Succede e pazienza, è andata così. […]
bicchiere di vino
L’apertura della bottiglia di spumante – che, come sappiamo, non richiede l'intervento del cavatappi – ha un unico segreto una volta eliminata la gabbietta: fare pressione sul tappo col pollice per contrastare le atmosfere che farebbero schizzare fuori il vino con il tipico “botto” da Capodanno in piazza (altra cafonata, rigorosamente da evitare).
Infine, mantenendo il pollice nella stessa posizione, è necessario roteare la bottiglia e mai fare il contrario. Ricordatelo! Il pollice trattiene il tappo, ma è la bottiglia che gira, lentamente. Il punto critico su questo tipo di aperture consiste nel concentrare l'espressione del viso che deve rivolgersi serenamente ai commensali i quali non devono assolutamente accorgersi di quanto siano resistenti certi tappi di vini spumantizzati. […]
vino