putin netanyahu
Ugo Tramballi per “il Sole 24 Ore”
L' altra notte l' aviazione israeliana ha bombardato la Siria meridionale. Non è la prima volta che colpisce gli arsenali degli iraniani o di Hezbollah libanese. Questa operazione, tuttavia, ha un' importanza particolare: durante la precedente, nel tentativo di colpire il nemico, l' antiaerea siriana aveva abbattuto per errore un Ilyushin russo e Mosca aveva reagito, minacciando Israele.
Non ci sono legami fra il bombardamento di martedì notte e la decisione di Bibi Netanyahu, il giorno prima, d' indire elezioni anticipate. Operazioni militari di quel genere richiedono giorni di pianificazione. Ma in un certo senso è stato il primo atto di campagna elettorale del premier uscente. Se si tratta della sua sicurezza, Israele agisce senza temere nessuno, nemmeno la Russia; e se Putin non riesce a mantenere la promessa di tenere gli iraniani lontano dalla frontiera israeliana, ci pensa Bibi.
benjamin netanyahu
Questa è la sintesi di ciò che saranno le elezioni del 9 aprile, martedì, quando si voterà sette mesi prima della scadenza naturale della legislatura: un referendum sul premier.
Netanyahu ha già annunciato che presenterà lo stesso governo di destra nazional-religiosa, con gli stessi uomini e le stesse donne di quello uscente.
Ma per affermare personalità, esperienza e consenso che ai riottosi alleati manca, Bibi cerca un plebiscito a suo favore: se si votasse oggi, lo otterrebbe. Come scrive il quotidiano Ha' aretz, Netanyahu imposterà la campagna elettorale «sulla leadership, non sulla fiducia, le idee o le politiche». Pochi credono che il premier uscente sia sincero, onesto o stia costruendo il futuro; ma molti sono convinti che sia il solo a garantire ciò che gli israeliani temono di non avere nonostante le forze armate fra le migliori del mondo e di gran lunga prime in Medio Oriente: la sicurezza.
matteo salvini benjamin netanyahu
Come in ogni elezione israeliana, le opposizioni cercheranno un ex generale che possa dare quel quantum essenziale di sicurezza che non hanno più fra l' elettorato. Le sole due volte in 26 anni e otto elezioni nelle quali i laburisti hanno vinto, è accaduto con due ex capi di stato maggiore: Yitzhak Rabin e Ehud Barak. Nonostante i laburisti guidati da un carneade e Kadima di Tzipi Livni, nelle scorse elezioni siano confluiti in una Unione Sionista (non è certo che sia confermata nelle prossime), fra il centro e la sinistra esistono sei partiti, incapaci di coalizzarsi e di opporsi alla svolta ultra-sovranista già in corso. Al momento le opposizioni sono destinate all' ennesima sconfitta.
DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU
Il generale di quest' anno è comunque Benny Gantz, ex capo di stato maggiore, che però potrebbe creare un suo partito di centro. È l' altro limite del sistema elettorale israeliano: la proliferazione delle liste e i conseguenti governi di pletoriche coalizioni.
Anticipando le elezioni, Netanyahu non ha pensato solo al referendum personale sulla sicurezza. Il procuratore generale Avichai Mandelblit aveva fissato la data della decisione se accusare formalmente di corruzione Bibi Netanyahu, all' inizio della Pasqua ebraica: cioè dieci giorni dopo il 9 aprile. Difficile formalizzare l' accusa se Bibi uscirà da grande vincitore, garantendosi il quinto mandato, il quarto consecutivo (neanche Ben Gurion era arrivato a tanto) e dieci anni ininterrotti di potere.
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L' altra opportunità offerta dalle elezioni anticipate è bloccare il piano di pace fra israeliani e palestinesi, annunciato dagli americani. «L' accordo del secolo», come modestamente l' hanno chiamato Donald Trump e il genero-consigliere Jared Kushner, dovrebbe essere presentato a gennaio. Per quanto squilibrato a favore d' Israele, gli americani proporranno una qualche forma d' indipendenza nazionale palestinese. Sarebbe abbastanza per rompere la coalizione nazional-religiosa secondo la quale l' ipotesi di due stati per due popoli non è mai esistita.
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I ministri di Habayit Hayeudi, la casa ebraica, il partito dei coloni di estrema destra e principale alleato nel governo Netanyahu, già amministrano la Cisgiordania occupata come se i palestinesi non esistessero. Per Bibi non sarà difficile convincere Donald Trump a rinviare a data da destinarsi un piano di pace destinato, come gli altri, a finire male.
DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU benjamin netanyahu accusa l'iran di non rispettare il deal nucleare