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(ANSA) Uno, due e tre. Florida, Illinois e Arizona. Nell'ennesimo supermartedi' delle primarie democratiche americane Joe Biden fa tris e spazza via il povero Bernie Sanders, soprattutto con una vittoria a valanga nel Sunshine State. Si fosse votato anche in Ohio (ma il voto e' stato rinviato per l'emergenza coronavirus) sarebbe stato un trionfo completo per l'ex vicepresidente americano che - salvo clamorose sorprese - ha ormai vanificato qualunque chance di rimonta dell'avversario, con 18 stati conquistati e almeno 1.400 delegati agguantati sui 1.991 necessari per la nomination.
Donald Trump, se ce n'era bisogno, adesso sa che nelle urne il 3 novembre prossimo sfidera' quello contro cui ha combattuto in questi anni: l'eredita' di Barack Obama che in tutti i modi ha tentato di rottamare. Il tycoon, vincendo anch'egli nelle primarie senza rivali in Florida e Illinois, si e' assicurato un numero di delegati ormai sufficiente per conquistare la nomination repubblicana. Verra' incoronato nella convention di Charlotte a fine agosto, ma l'emergenza del presente, quella dell'incubo coronavirus, rende il futuro piu' che mai incerto.
joe biden
Senza un'azione decisa - ha avvertito senza mezze parole il segretario al tesoro Steve Mnuchin - si rischia una disoccupazione al 20%, altro che crisi del 2008. Lo spettro della recessione agita i sonni di un presidente che si gioca la rielezione sul terreno dell'economia. Del resto gli ultimissimi dati sulla diffusione del contagio non lasciano presagire nulla di buono.
BIDEN SANDERS
Anzi, fanno tremare i polsi: oltre 6.000 in tutto il Paese ed almeno 118 morti. Una progressione impressionante in poche ore, e l'incubo degli incubi: il lockdown di New York dopo quello di San Francisco. Da questo scenario nasce l'appello di Biden, che tende la mano a Sanders nella speranza che il senatore molli e i democratici si possano concentrare unicamente sull'emergenza e sul bersaglio grosso, Donald Trump. "Il mio obiettivo e' quello di unire il partito democratico e di unite il nostro Paese in questo momento difficile e per battere insieme Trump", ha affermato l'ex vicepresidente americano: "Quello che serve ora e' la speranza contro la paura, l'unita' contro le divisioni, la verita' contro le menzogne e la scienza contro la finzione". Saranno le prossime ore a dire se Sanders raccogliera' l'invito.
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DAGONEWS
anna wintour
Anna Wintour, la direttrice di Vogue, si schiera con Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca individuando nella sua esperienza politica un asset cruciale per battere Donald Trump. «Ha molte qualità di cui abbiamo disperatamente bisogno a Washington: la decenza, l'onore, la comprensione, l'affidabilità e soprattutto l'esperienza», dice Wintour che nel 2016 aveva appoggiato Hillary Clinton e che non ha mai nascosto la sua antipatia per Donald Trump.
Un’antipatia emersa anche nelle ultime ore quando la direttrice si è scagliata contro il tycoon per la cattiva gestione dell’emergenza coronavirus, criticando l'amministrazione di Trump per i test "imperdonabilmente" lenti e le misure prese in risposta al contagio.
joe biden
Nelle scorse ore la Wintour è stata costretta anche ad annunciare il rinvio del Met gala: una scelta definita «inevitabile e responsabile». La regina della moda ha promesso anticipazioni della mostra «About Time» sul numero di maggio di Vogue (e ha usato l'opportunità per offrire il suo appoggio al candidato alla nomination democratica Joe Biden).
OBAMA BIDEN BARACK OBAMA JOE BIDEN BARACK OBAMA JOE BIDEN
donald trump met gala met gala 1 anna wintour e francesca sozzani anna wintour e blake lively anna wintour e celine dion anna wintour e bee schaffer anna wintour 9 anna wintour 6 anna wintour 7 anna wintour 8 anna wintour e elisabetta ii